Genova – Una cravatta arancione, come quelle della Fondazione Change, per chiedere trasparenza a Toti e Bucci sui finanziamenti della campagna elettorale del neo eletto sindaco di Genova.
È il singolare flash-mob messo in scena dai portavoce del MoVimento 5 Stelle contemporaneamente in Regione e in Comune.
Un modo ironico e garbato per portare all’attenzione il silenzio del Presidente Toti e del primo cittadino di Genova Bucci sui 112mila euro spesi per la quasi totalità della campagna elettorale del centrodestra alle ultime amministrative, sulla cui provenienza aleggia il mistero.
“Due settimane fa avevamo presentato un’interrogazione che è stata prontamente messa all’ultimo posto dell’ordine del giorno, e quindi non discussa, dal Presidente del Consiglio Comunale, per chiedere a Bucci di fare chiarezza sulla provenienza di quei 112mila euro ‘donati’ dalla fondazione Change per la sua campagna elettorale – dice Luca Pirondini, capogruppo in Comune – Era intervenuto in sua difesa addirittura il Presidente della Regione Toti ricordandoci che tutto è stato fatto a norma, rifugiandosi goffamente dietro la legge sulla privacy. Oggi abbiamo voluto ricordare quindi al Presidente Toti e al Sindaco Bucci le parole del Presidente dell’ANAC, Raffaele Cantone, che lo scorso ottobre ha invitato i Partiti a rendere completamente trasparenti i finanziamenti ad associazioni e fondazioni politiche, già a partire dalla campagna elettorale in corso. Senza aspettare una legge che regoli la materia in maniera organica” conclude Pirondini.”
“È davvero preoccupante che il Presidente Toti invochi la privacy di fronte ad una legittima richiesta di trasparenza da parte dei cittadini. Toti ci vuole forse dire che la fondazione Change è stata utilizzata per raccogliere denaro garantendo l’anonimato a misteriosi grandi donatori? Non siamo solo noi del MoVimento 5 Stelle – incalza Alice Salvatore – a chiedere che sia fatta luce sulla provenienza di quei fondi che la fondazione Change ha elargito per la campagna elettorale di Bucci, ma anche altre associazioni, come quella dei ragazzi di ‘Riparte il Futuro’, ai quali lo stesso Bucci aveva garantito la completa trasparenza sottoscrivendo, sul loro sito, l’impegno a rendere pubblici i finanziamenti della sua campagna elettorale. Ad oggi ancora stiamo aspettando. Siamo di fronte a una totale opacità sulla provenienza di quei fondi: Bucci e Toti hanno forse qualcosa da nascondere?”
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.