Genova – “In questi trenta giorni che ci separano dal voto, tutti i candidati sono pronti a marciare sul territorio”. Così il segretario provinciale del PD, Alberto Pandolfo, ha introdotto la conferenza stampa di presentazione dei candidati genovesi questa mattina in via Maragliano.
Prende la parola, subito dopo, Roberta Pinotti che lancia tre temi “sui quali abbiamo lavorato ma che sono ancora determinanti per il futuro: lavoro, lotta alla povertà e famiglia“.
Quindi si rivolge con qualche staffilata agli avversari che “ci raccontano di avere la bacchetta magica” ma che invece “dicono fandonie perché far ripartire il Paese è difficile”.
Ne ha per tutti il Ministro della Difesa che, con un’allusione palese al M5S, attacca: “Non dobbiamo credere a chi dice che il reddito di cittadinanza è la soluzione. Per far uscire le persone dal bisogno occorre creare un percorso come quello previsto dal REI”.
Non si salva neppure il Cavaliere: “La flat tax era stata proposta da Berlusconi già nel 1994, e con la stessa aliquota. È una cosa poco credibile”.
Telegrafico Mario Tullo, perché “Roberta ormai ha detto tutto” , che pone l’accento sulla stabilità politica: “Il Partito Democratico, con fatica, è riuscito a governare per cinque anni e siamo riusciti a realizzare alcune cose. Ora ce ne sono altre e pensiamo di poterle portare avanti”.
Poi sgombra il tavolo dalle polemiche di questi giorni: “Ci sono i sondaggi, ne scrivete tutti i giorni, ma io penso che in campagna elettorale i candidati non guardino i sondaggi ma pensino a combattere. Tutti i collegi sono contendibili perché pesa anche la qualità delle persone che si mettono a disposizione del territorio”.
Al territorio si rivolge Pippo Rossetti convinto che “dimostreremo che siamo capaci di stare sul territorio, prima, durante e dopo le elezioni. Anche questo è un messaggio importante”. Poi punta il dito sulle promesse elettorali: “Credo che questa campagna elettorale debba svolgersi sui contenuti, non sugli slogan e non con false promesse“.
“È difficile mantenere le promesse fatte”, ribadisce Lorenzo Basso tornando anche lui sul tema, e aggiunge: “Serve dire le cose con onestà, prendere impegni per quello che è realizzabile”.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.