Genova – Stamattina le segreterie Fim e Uilm, unitamente alle rispettive RSU, hanno tenuto dalle ore 8.30 alle ore 10 un’assemblea con i lavoratori dell’Ilva per informarli sull’andamento del negoziato avviato con Mittal, che allo stato attuale è in una fase di stallo in quanto sui veri nodi, quali gli aspetti salariali e normativi e soprattutto occupazionali, le distanze sono enormi.
La Fim e la Uilm, avendo la consapevolezza delle difficoltà del negoziato che mette in discussione la struttura industriale e i destini occupazionale dei lavoratori, hanno invitato la RSU Fiom a indire un’assemblea unitaria per ricomporre il processo unitario che si era interrotto a seguito della scelta unilaterale della Fiom stessa di convocare una riunione senza consultare le altre RSU. Purtroppo questo non è stato possibile e ce ne rammarichiamo, perché era giusto dare un segnale univoco di unità ai lavoratori.
All’assemblea abbiamo spiegato che non è necessario fare approvare ordini del giorno che puntualizzino le questioni aperte con Mittal, poiché al tavolo delle trattative, se non ci sarà un ritorno positivo sugli aspetti salariali, normativi e occupazionali, noi non firmeremo nessun accordo, anche perché nessuno ha bocciato l’Accordo di programma.
In questo contesto abbiamo proposto ai lavoratori una mobilitazione generale di tutto il Gruppo Ilva per accelerare la ripresa del negoziato, anche a seguito del fatto che l’antitrust ha dato l’ok a Mittal. È chiaro che la ripresa del negoziato avverrà se Mittal rinuncerà alle pretese sugli aspetti salariali e occupazionali.
I Segretari Generali FIM e UILM
Alessandro Vella e Antonio Apa
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