Genova – “Questo concerto è una presa d’atto che le periferie possono ospitare eventi di prestigio e un’occasione per far conoscere anche mediaticamente un Cep diverso da quello presente nell’immaginario collettivo che ancora oggi lo pensa come un luogo dove è meglio non andare. Il messaggio che si vuole far arrivare alla città, invece, è quello di una nuova e positiva visibilità del Cep”.
Così Carlo Besana, Presidente Onorario del Consorzio Sportivo Pianacci, sottolinea come un evento come quello di questa sera possa “fare della periferia un centro” e aiutare il quartiere a sviluppare un’identità culturale forte.
Non è la prima volta che l’Orchestra Sinfonica del Teatro Carlo Felice si esibisce al Cep, “quindici anni fa abbiamo suonato all’aperto, su un piazzale” ricorda Maurizio Roi, Sovrintendente del teatro, che aggiunge: “Venire qui oggi è un omaggio ai volontari che gestiscono questa struttura. Qui è stato fatto un capolavoro”.
L’orchestra, composta da 65 elementi e diretta da Giovanni Porcile, apre la serata, a ingresso gratuito, con l’Ouverture del “Flauto Magico” di Mozart e, attraverso famose arie da “La gazza ladra” di Rossini, “La traviata” e “Nabucco” di Verdi e “Carmen” di Bizet, si conclude con “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss II.
Poi, dal Presidente del Consorzio Sportivo Pianacci, Franco Farfarini, arriva un appello alla politica: “Credetemi è molto difficile far pareggiare i bilanci e di questo la politica forse non tiene conto. Vorrei che venissero qui al PalaCep, a vedere cosa facciamo giornalmente, come cerchiamo di integrare tutti… Ma con i soldi potremmo fare di più”.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.