In occasione dei Consigli Nazionali di Lavoro privato, pubblico impiego e Confederale dello scorso 9 e 10 Giugno abbiamo ribadito la necessità di un impegno concreto di USB – Unione Sindacati di Base – nella campagna nazionale di raccolta firme a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare per la cancellazione dell’art. 81 della Costituzione e per l’introduzione, in Costituzione, del referendum di indirizzo sui trattati europei.
La questione dell’Unione Europea con le imposizione ai paesi aderenti di decisioni politiche antipopolari e addirittura nella definizione dei Governi, come è accaduto per il nostro Paese durante la formazione del Governo sulla base dei risultati elettorali, dimostra definitivamente che la Gabbia esiste ed è l’Unione Europea.
Da tempo abbiamo messo in evidenza il ruolo dell’Unione Europea nella competizione internazionale in particolare con gli Stati Uniti. Gli ultimi avvenimenti non fanno che confermare questa analisi. La costruzione dell’esercito europeo, l’unificazione bancaria, l’accordo con l’Iran e via dicendo.
In questo quadro politico nazionale e internazionale va certamente confermata la decisione di utilizzare lo strumento delle Leggi di Iniziativa Popolare – cancellazione pareggio di bilancio e introduzione in Costituzione del referendum di indirizzo sui trattati europei – in quanto tali strumenti assumono una valenza straordinaria e un mezzo di comunicazione assolutamente valido nei riguardi dei settori popolari a cui ci rivolgiamo.
Non possiamo che andare avanti e continuare a lavorare con impegno serio per questa campagna utilizzando la metà di Giugno fino al 20 Luglio.
Ricordiamo che raccogliere le firme nei luoghi di lavoro (dentro e fuori e dove non siamo presenti come USB) è il nostro obiettivo prioritario anche perché tutti noi abbiamo verificato che stare nelle piazze/strade non ci porta grandi risultati ma serve come rappresentazione.
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