Genova – Prendiamo spunto dall’incontro di mercoledì 18 luglio, presso il Palazzo del Municipio Centro Ovest di Via San Pier d’Arena 34, per ribadire che è necessaria una collocazione dei siti di Superba e Carmagnani sul territorio per non far delocalizzare altrove impianti strategici per lo sviluppo della nostra città.
Come Filctem Cgil Femca Cisl Uiltec Uil non abbiamo preferenze per una collocazione rispetto ad un’altra, auspichiamo che queste unità produttive rimangano nella provincia di Genova, chiediamo quindi ancora una volta alla politica di prendere una decisione concreta e dare valore ad un impegno preso con la cittadinanza nel collocare queste due realtà unità produttive, per permettere di investire e creare di conseguenza opportunità di lavoro.
Filctem Cgil Femca Cisl Uiltec Uil Genova
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
I soliti sindacati con i soliti copioni. Non se ne può più. I depositi sono ormai incompatibili con una città. Il porto di Genova dovrebbe comprenderlo, anche in relazione ai fumi celle navi. La delocalizzazione oltre lo spartiacque è ovvia.
sai perché si chiamano depositi costieri? La delocalizzazione oltre lo “spartiacque” è impossibile, non ovvia. Si può decidere di rinunciare a stoccare quei prodotti ed a tutte le filiere produttive che quei prodotti utilizzano ma almeno bisognerebbe sapere di cosa si sta parlando.