Genova – Ennesimo incidente sul lavoro, questa mattina a Genova.
Intorno alle 9, all’interno del porto petroli di Multedo, tre operai che facevano lavori di saldatura su una condotta di proprietà Iplom, sono rimasti coinvolti in una fiammata che fortunatamente non li ha colpiti, e sono stati portati allo Scassi in “codice giallo” per intossicazione.
È andata bene, ma poteva anche finire in maniera drammatica.
Abbiamo ancora tutti negli occhi il disastro del 6 agosto scorso, sull’autostrada Padova-Bologna, dove un’autocisterna con 23mila kili di GPL a bordo ha tamponato un tir causando una serie di esplosioni che hanno fatto crollare il ponte della tangenziale.
L’appello del Comitato Multedo per l’Ambiente: “L’incidente di questa mattina è avvenuto nonostante gli operai lavorassero rispettando le misure di sicurezza. Questo ci porta ad avere la certezza di quanto sia difficile valutare l’imponderabile“.
E ancora: “Per questo sollecitiamo gli amministratori locali affinché ne minimizzino gli effetti. In particolare, due mesi fa abbiamo chiesto al Vicesindaco Balleari di inibire il transito delle autocisterne dal casello autostradale di Genova-Pegli perché Autostrade per l’Italia non può muoversi senza una richiesta del Comune. Abbiamo fiducia in questa amministrazione e possiamo comprendere che ci sia tanta carne al fuoco, come ci è stato risposto quattro giorni fa all’ennesima richiesta, ma speriamo che il fuoco non arrivi prima sulla nostra carne“.
Forse l’imponderabile potrebbe essere eliminato se, invece di continuare a parlare di combustili fossili, si investisse in maniera massiccia sulle fonti rinnovabili.
Le grandi opere da eseguire sarebbero proprio queste.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.