Genova – Si può essere dissacranti e provocatori parlando di costituzione? Marco Mori, candidato sindaco di Riscossa Italia alle prossime amministrative genovesi, ce la fa. E spara a zero su tutti: no all’UE, no all’euro, niente accordi con i pentastellati che strizzano troppo l’occhio all’Europa né col PD, definito il partito dell’alta finanza internazionale.
“Non esiste nessuno nella storia nazionale che ha fatto tanto contro il Paese, contro i lavoratori, come il PD – sottolinea Mori – mi appello agli elettori di sinistra: guardate il programma del PD”. E ancora: “già nel 1946, i nostri padri costituenti, ci dicevano che il modello liberista era superato. Oggi il neoliberismo è stato codificato in un ordinamento che è l’Unione Europea”. Non si salva neppure la Lega in questo diluvio che si abbatte sull’Europa: ”anche la Lega, che ha una bella componente in Claudio Borghi, che apprezzo molto, dimentica troppo spesso il problema liberista”.
A chi lo accusa di complottismo risponde che lo stesso Andrea Orlando, Ministro della Giustizia, denuncia l’esistenza di poteri economici sovranazionali che mettono le democrazie davanti al fatto compiuto e poi rincara la dose: ”l’inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione, nel 2012, non fu il frutto del dibattito parlamentare ma di una minaccia della BCE”.
La sua ricetta per Genova? “Non sacrificheremo il benessere dei cittadini al patto di stabilità – dice con una risposta netta, che non lascia spazio ai patteggiamenti – esso dovrà necessariamente essere subordinato alla tutela dei diritti incomprimibili. Per tutelarli un Sindaco ha il dovere di intervenire, anche violando tutte le norme del patto di stabilità”. Mentre la politica genovese dà l’impressione di essere dominata dall’indecisione sui nomi, sui programmi e sulle alleanze, ma questo ve lo abbiamo già detto, Marco Mori sembra molto sicuro di essere l’unica alternativa al pantano odierno. Sarà un fuoco di paglia?
O troverà alleati disposti a rovinare la vita all’UE? Intanto, alla presentazione prevista per domenica 29 gennaio all’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice, è atteso anche Gianni Pastorino di Rete a Sinistra. È una dichiarazione che spiazza. Sarà solo curiosità?
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
GRANDE AVV. MARCO MORI FINALMENTE QUALCUNO CHE INQUADRA I PROBLEMI PER QUELLO CHE SONO.
QUESTA E’ UNA VERA SPERANZA.