[vc_row][vc_column][vc_column_text]
La Guardia di Finanza di Bergamo ha arrestato un imprenditore bergamasco con l’accusa di autoriciclaggio e ha posto sotto sequestro un patrimonio di circa 25 milioni di euro suddivisi tra opere d’arte e denaro.
I sospetti degli inquirenti sono nati quando, nel 2015, dopo l’avvio di una verifica fiscale, l’imprenditore avviò immediatamente le procedure di rientro dei capitali per regolarizzare il suo ingente patrimonio di opere d’arte.
Il provvedimento cautelare, firmato dal G.I.P di Bergamo, Dott. Massimiliano Magliacani, dopo approfondite indagini anche tramite intercettazioni ambientali, accertamenti bancari e perquisizioni, ha consentito di stabilire che la persona indagata che si era definita collezionista d’arte per avere una tassazione minore, in realtà commerciava a livello nazionale e internazionale in sculture e dipinti d’autore.
L’Autorità Giudiziaria ha disposto nei confronti dell’indagato, ai fini cautelari, il sequestro dei beni, ben 77 opere tra le quali dipinti di noti artisti come Hayez, Brueghel, Vanvitelli, Manzoni, Fontana e Boldini, nonchè il sequestro per equivalente di 11 milioni di euro, ossia il profitto del reato di autoriciclaggio contestato, motivo per il quale i finanzieri hanno bloccato i conti correnti dell’imprenditore e cautelato ulteriori 200 tra quadri e sculture di autori del calibro di Canaletto, Modigliani, Burri, Arcimboldi, Cerruti, Pomodoro, Baschenis. [/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/uSLCMVmDod4″][/vc_column][/vc_row]
Redazione del quotidiano digitale di libera informazione, cronaca e notizie in diretta