Martedì 22 gennaio una nostra delegazione si recherà a Roma per incontrare il Presidente della Camera, Roberto Fico. Consegneremo la petizione che abbiamo lanciato circa un anno fa e che ha raccolto quasi 5.000 firme a supporto. La richiesta è che la normativa Seveso III, che riguarda i siti produttivi a rischio incidente rilevante, venga estesa anche alle infrastrutture di trasporto (es. oleodotti e gasdotti), che passano sotto le nostre strade, nei nostri torrenti e vicino alle nostre case senza che vi siano obblighi di manutenzione e controllo pubblico. Queste infrastrutture, lasciate in gestione alle aziende che ne usufruiscono, non vengono neppure ricomprese nei piani di emergenza esterni redatti dalle Prefetture, il mai risolto sversamento di petrolio a Fegino del 17 aprile 2016, ci ricorda quanto siano pericolosi questi vuoti normativi.
Ma non ci fermiamo a questo, nella nostra petizione chiediamo anche che si arrivi ad un testo unico sulla normativa ambientale che comprenda, organizzi e renda coerenti, tutte le leggi e regolamenti in vigore, tra cui il regio decreto del 1934 , che vieta di posizionare gli oleodotti negli alvei di fiumi e torrenti.
Questo rappresenta per noi un grande risultato, ma non ci fermeremo qua, perché la conversione ecosostenibile della nostra economia non è più rinviabile e perché la tutela del territorio e della salute degli abitanti è prevista dalla nostra Costituzione.
Un sentito ringraziamento ai firmatari ed al Giurista ambientale Marco Grondacci.
L’Altra Liguria
Danilo Zannoni , Antonella Marras , Simonetta Astigiano
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