[vc_row][vc_column][vc_column_text]Più di 100 militari del Comando Provinciale di Lecce e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma della G. di F., coordinati dalla Direzione Nazionale Antimafia e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono impegnati in una vasta operazione antidroga (denominata “FIORI DI PRIMAVERA”), in Italia e in Albania, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dai magistrati della citata DDA di Lecce ed emessa dal G.I.P. del locale Tribunale a carico di 27 soggetti (di cui 21 albanesi e 6 italiani) responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Le indagini, durate quasi due anni, hanno permesso di identificare e catturare gli appartenenti a quattro distinti gruppi criminali italo albanesi, con basi operative nella provincia di Lecce e ramificazioni in altre Regioni italiane (Calabria, Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Liguria, Lombardia), tutti responsabili di traffico internazionale di stupefacenti e detenzione ed introduzione nel territorio nazionale di armi e munizioni da guerra.
I capisaldi dei gruppi criminali, quasi tutti albanesi, commissionavano, rivolgendosi ai propri connazionali, ingenti quantitativi di droga da smerciare in tutta Italia ed in altri Paesi europei.
In Albania venivano reclutati gli scafisti con il compito di trasportare, con potenti gommoni, tonnellate di marijuana, oltre che cocaina ed eroina dalle coste albanesi a quelle salentine.
Il temporaneo stoccaggio e la commercializzazione delle partite di droga, veniva affidata a complici italiani in posizione “subordinata” rispetto agli albanesi, a testimonianza di quanto le organizzazioni criminali albanesi siano riuscite ad insinuarsi con prepotenza nel tessuto criminale locale e nazionale.
Lo dimostra il fatto che, ripetutamente, gruppi criminali di spessore anche mafioso presenti in Sicilia ed in altre città italiane, si siano rivolti agli albanesi catturati dalle Fiamme Gialle per approvvigionare i rispettivi mercati di ingenti quantitativi di stupefacente pagato in anticipo e per contanti come dimostrano i numerosi sequestri di banconote, generando un vorticoso flusso di denaro verso il Salento e l’Albania sulle cui tracce si sono posti gli inquirenti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza.
Dalle indagini, dunque, emerge un inquietante spaccato della criminalità albanese in grado di garantire ingenti forniture di droga da destinare al mercato europeo (specialmente Germania e Svizzera), di cui, il Salento, rappresenta uno snodo cruciale, complice anche la favorevole posizione geografica di vera e propria “porta d’Oriente”.
I militari del G.I.C.O. di Lecce hanno “intercettato” le spedizioni in mare e sono intervenuti nei punti di sbarco lungo il litorale pugliese, compiendo ben 26 distinti interventi operativi nel corso delle indagini ed arrestando in flagranza 31 persone responsabili, insieme ad altre 90 denunciate a piede libero, dell’importazione ripetuta in Italia di 8 tonnellate e mezzo di marijuana e quasi 10 chilogrammi di eroina e cocaina oltre che di armi e munizioni. La collaborazione con la Polizia Nazionale albanese ha permesso di rintracciare i trafficanti che nel frattempo si erano rifugiati in Albania[/vc_column_text][vc_video title=”Operazione Fiori di Primavera” link=”https://youtu.be/XVx_Ki2XEp4″][/vc_column][/vc_row]
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