A seguito di indagini patrimoniali – coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e dal Sostituto Procuratore della D.D.A. di Catanzaro, Domenico Guarascio – il Gruppo della Guardia di Finanza di Crotone ha sottoposto a confisca un patrimonio di oltre 10 milioni di euro, riconducibile a Natale Garofalo, imprenditore ritenuto in affari con la ‘ndrangheta crotonese.
L’operazione, che si è svolta questa mattina, prende il nome di “Lea” in ricordo di Lea Garofalo, testimone di giustizia barbaramente uccisa per mano della ‘ndrangheta nel 2009.
LE INDAGINI
Le Fiamme Gialle del Gruppo, dirette dal Comandante Provinciale, Colonnello Emilio FIORA, hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale, emessa con Decreto del Tribunale Ordinario di Catanzaro, Sezione Seconda Penale – Misure di Prevenzione, dopo complesse e articolate indagini di polizia economico-finanziaria condotte attraverso accertamenti bancari e approfondimenti di operazioni sospette.
Un capillare controllo economico del territorio, effettuato mediante pedinamenti, osservazioni e l’incrocio delle informazioni acquisite con i dati rilevati dalle banche dati in uso al Corpo della Guardia diFinanza.
Nello specifico, l’esecuzione del provvedimento ha portato alla notifica nei confronti del soggetto dell’applicazione della misura di prevenzione a carattere patrimoniale (Decreto Legislativo 159/2011, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione) della confisca di quattro aziende operanti nel settore edile, ubicate in Petilia Policastro e Crotone, un immobile sito in provincia di Milano, sede amministrativa di un’attività economica sottoposta al provvedimento ablativo, nonché, rapporti bancari, cassette di sicurezza, titoli, libretti di risparmio, buoni fruttiferi intestati a Natale Garofalo e alla moglie, Maria Cardamone.[/vc_column_text][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=cu0pEKufIac”][/vc_column][/vc_row]
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