Genova – Interventi sugli assi di forza di Valbisagno, Centro, Levante e Ponente; la monorotaia degli Erzelli; lo Sky Tram in Valbisagno; e, per quanto riguarda la Metropolitana, il completamento della linea Pallavicini-Terralba e la diramazione verso Sampierdarena.
È questo lo scenario delle infrastrutture per il trasporto pubblico delineato questa mattina presso il Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi nel corso della conferenza stampa cui hanno preso parte il Sindaco, Marco Bucci, il Vicesindaco e assessore alla mobilità, Stefano Balleari, e il Direttore del CIELI (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica, i Trasporti e le Infrastrutture), Enrico Musso.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha avviato una nuova stagione di finanziamento delle infrastrutture per il trasporto attraverso il «Fondo per il finanziamento degli investimenti infrastrutturali del paese». Questo fondo finanzia interventi su metropolitane, tramvie e filovie.
L’insieme degli interventi previsti si articola su diversi piani. In primo luogo, il sistema degli assi di forza sulle principali direttrici di traffico della città, le due costiere, le due valli e il centro. Il sistema previsto mette in gioco un sistema di quattro assi filoviari di moderna concezione (Levante, Centro, Ponente, Valbisagno), due sistemi di monorotaia “SkyTram”, uno per il collegamento con Erzelli e l’altro per dotare la Valbisagno di un trasporto veloce su ferro, e infine il completamento della metropolitana: già finanziato il prolungamento verso Brin (a Ponente) e Martinez (a Levante), seguiranno i prolungamenti rispettivamente verso Canepari e Terralba e la stazione di Corvetto (con uscita anche a San Vincenzo), e in prospettiva il fondamentale completamento verso Sampierdarena.
Il sistema così concepito porrà la mobilità genovese all’avanguardia per tecnologie impiegate e capacità di soddisfare la domanda di trasporto di genovesi e turisti.
«Lo sviluppo del Piano urbano di mobilità sostenibile per Genova – ha sottolineato il Sindaco – è uno dei punti cardine del programma con il quale ci siamo presentati alla città. Rendere più efficiente il trasporto pubblico locale è una necessità se vogliamo diventare una realtà europea moderna, competitiva e sostenibile. Con questo piano, in pochi anni, siamo pronti a ribaltare la logica con cui i genovesi si spostano in città rendendo estremamente concorrenziale il trasporto pubblico. Riusciremo – tra le tante cose – ad intervenire e risolvere problemi che sono sul tavolo delle amministrazioni locali da decenni, come quello della Valbisagno. Ma anche a sviluppare la rete dell’attuale sistema di metropolitana, “avvicinare” la zona degli Erzelli, rendere più snello il collegamento tra l’estremo levante e il centro di Genova. Obiettivi che, insieme alla scelta di convertire completamente in elettrico il parco mezzi di Amt, renderanno Genova all’avanguardia per il sistema di mobilità».
«Si tratta di un programma molto ambizioso per una modalità di trasporto pubblico diversa dall’attuale con un occhio alla sostenibilità ambientale – ha precisato il Vicensindaco e assessore alla mobilità –. Questi nuovi sistemi permetteranno di lanciare Genova all’avanguardia nazionale con un trasporto pubblico efficace ed efficiente e una riduzione sensibile dei tempi di percorrenza. La qualità della vita di una città si misura anche attraverso soluzioni moderne di mobilità urbana».
«Il trasporto pubblico di alta qualità (cioè velocità, capacità e comfort) – ha detto Enrico Musso – è un tassello fondamentale del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che serve a riqualificare l’ambiente urbano e a migliorare la vita dei cittadini. Per questo si è progettato un sistema di assi di forza basto su alcune caratteristiche fondamentali: l’elevata capacità, la trazione elettrica, la sede di corsa interamente riservata (o prevalentemente riservata con priorità semaforica), l’elevata interconnessione con gli altri trasporti pubblici (linee bus di adduzione, trasporti ferroviari) e privati (trasporto individuale, taxi, parcheggi di interscambio, piste ciclabili e mobilità dolce). Il disegno complessivo prevede tecnologie diverse in funzione delle diverse esigenze, e i diversi interventi entreranno in servizio a partire dal 2021».
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