Genova – “L’amministrazione comunale ha fatto una proposta di tipo tecnico finalizzata a garantire gli equilibri finanziari di Amiu. Il Partito Democratico e il centro Destra si muovono, ormai, in un’ottica politica”.
Difende punto per punto la necessità di una soluzione tecnica Marco Doria, Sindaco di Genova, che nella conferenza stampa di ieri, dopo il ritiro della delibera di aggregazione Amiu – Iren Ambiente, non ha perso l’occasione per lanciare gravi accuse contro il PD e il centro Destra: “Il Centro Destra preferisce astenersi dal voto, dileguarsi dall’aula e non assumersi le sue responsabilità. Il Partito Democratico, invece, ha lanciato un messaggio politico dicendo che la TARI non può aumentare e su questo bisognerà discutere”.
Dopo il brusco stop di ieri, infatti, la delibera verrà probabilmente allegata al bilancio previsionale 2017, che dovrà andare in votazione entro il 10 aprile.
Poi, a chi vorrebbe le sue dimissioni, risponde così: “Nell’ottobre, novembre dell’anno scorso, questa amministrazione ha firmato il Patto per Genova col Governo e ha portato a Genova 110 milioni di euro. Un commissario non credo che l’avrebbe fatto”.
La partita non può finire adesso, mancano solo 45 giorni alla fine del mandato: “È meglio che l’amministrazione completi il suo ciclo, lasciando poi agli schieramenti politici il dovere di conquistarsi il consenso degli elettori”.
Non poteva mancare una frecciata a chi, in Consiglio Comunale, ha fatto il “salto della quaglia” e messo in crisi la maggioranza: ”Persone che sono state elette in una maggioranza di Centro Sinistra e che adesso partecipano a riunioni politiche coordinandosi con il Centro Destra e prendendo indicazioni da chi amministra altri enti”.
E non si ferma qui: “Il voto di oggi è stato determinato da cambiamenti di schieramento pre-elettorali ormai espliciti”.
Non si fa sfuggire nulla il Sindaco che, sull’esposto aperto dalla magistratura per accertare se l’iter che ha portato a individuare Iren Ambiente come partner di Amiu si sia svolto secondo la legge, è ancora più duro: “Se è vero che i Consiglieri Comunali, come ho appreso dai media, hanno fatto un esposto, lo considero un fatto molto grave. Vuol dire spostare il confronto dal piano politico a un piano improprio. Lo considero una degenerazione, avremmo potuto spiegare in sede politica come il percorso dell’amministrazione sia stato trasparente”.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.