“Sempre più vicini alla schiavitù” è il titolo della nota che abbiamo ricevuto dal Partito della Rifondazione Comunista dopo la pubblicazione della nostra intervista sulle condizioni di lavoro dei dipendenti delle aziende che operano in subappalto per Fincantieri.
“Fincantieri. Ente Pubblico o Public Company, che dir si voglia. Solo 20% di lavoratori “in regola”. Gli altri? Subappalto. Paghe da 6 a 10 euro l’ora “tutto compreso”. Comprese le tasse da pagare, compresa la liquidazione. E ti pagano sulla postepay.
E’ quanto rivelato da un lavoratore che si è stufato di subire e di tacere. Tutti sapevano, nessuno parlava, per paura o per convenienza. E’ stata fivedabliu.it che si è accollata l’onere di rompere questo muro di omertà.
Ora in Fincantieri c’è la rincorsa a dire “noi non lo sapevamo”. Questo nelle stesse ore in cui è partita in tutta Italia un’indagine per sfruttamento della manodopera, corruzione, dichiarazioni fraudolente e fatture false.
Responsabilità penali a parte, come stupirsi di simili nefandezze? Una volta che si è permesso di imboccare il piano inclinato della perdita progressiva dei diritti sociali e sindacali, mica è facile fermare il delirio di onnipotenza dello sfruttamento! E’ il capitalismo, bellezza!! Non si accontenta di Jobs act, di omicidio dell’articolo 18, della rivalutazione dell’offerta più vantaggiosa a favore del massimo ribasso, vogliono caporalato e schiavitù! Prima lo capiamo, meglio sarà. Noi siamo dall’altra parte. Siamo con i lavoratori, con gli sfruttati. SEMPRE.
Gli strumenti per difenderci ci sono. Usiamoli. Pretendiamoli!”.
Partito della Rifondazione Comunista-SE
Federazione di Genova
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