Genova – Sono 200 i manifestanti, tra Sì COBAS, portuali, antagonisti e Genova Antifascista, che questo pomeriggio hanno invaso le vie di Sestri Ponente per dire no all’industria delle armi al grido “Disarmiamo Leonardo”.
“Leonardo, l’eccellenza italiana a partecipazione statale – spiega il volantino consegnato alla piazza -, produce e vende missili, siluri, droni, aerei ed elicotteri da combattimento, e tecnologie per il controllo sociale usate per presidiare i confini e le rotte migratorie“.
La manifestazione, promossa dall’Assemblea Cittadina contro la Guerra, è nata sulla spinta della lotta dei lavoratori portuali genovesi contro l’esportazione di armi in Yemen e infatti il volantino conclude: “Come ci insegna la lotta dei portuali genovesi contro i traffici di armi in porto e la compagnia saudita Bahri, che rifornisce di mezzi e armi l’esercito saudita coinvolto nel conflitto in Yemen, gli ingranaggi della guerra si possono inceppare. La guerra comincia qui. Il nemico è in casa nostra”.
Una guerra pacifica quella di ieri che ha avuto qualche momento di tensione quando il corteo ha raggiunto la sede di Leonardo S.p.A. davanti alla quale i manifestanti hanno lanciato palloncini di vernice e acceso fumogeni. La marcia antimilitarista si è conclusa comunque senza incidenti davanti al mercato rionale.
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