PIEMONTE – Per il Governatore Cirio “parlare di normalità sarebbe imprudente, ma credo che il 4 maggio si possa iniziare una nuova normalità”. Ha aggiunto anche che “aspettare a braccia conserte che il virus se ne vada per ripartire come prima è il più grande errore che si possa fare. Attrezzarci in questa fase per ripartire con una nuova normalità in sicurezza è il grande sforzo di responsabilità e lungimiranza che la politica tutta deve fare”.
VALLE D’AOSTA – Alliance Valdotaine ha ribadito che “sicurezza sanitaria e sostegno al lavoro sono le priorità” invitando però a compiere “anche piccoli passi disciplinati per un ritorno progressivo alla normalità”. La riapertura per la maggior parte delle attività non avverrà prima del 4 maggio.
LIGURIA – Il Presidente Toti ha istituito una task force che dovrà studiare la metodologia per riprendere le attività. Una ripresa che spera possa avvenire immediatamente dopo il 3 maggio, in sicurezza. Per questo ha indicato di individuare alcune aziende pilota in cui poter sperimentare comportamenti da adottare per la ripartenza.
LOMBARDIA – Il Governatore Attilio Fontana, che guida il ‘fronte’ della riapertura, ipotizza di “scaglionare il lavoro su 7 giorni anziché su 5, con orari di inizio diversi per evitare l’affollamento dei mezzi pubblici”.
VENETO – Il Governatore Zaia ha dichiarato: “Se ci sono i presupposti di natura sanitaria dal mondo scientifico, dal 4 maggio o anche prima si può aprire con tutto ed essere pronti con dispositivi, regole, ovviamente negoziati con parti sociali e datori di lavoro. Non escludo che alcune attività possano partire un po’ prima”.
ALTO ADIGE – “La tutela della salute ha la precedenza assoluta, anche per quanto riguarda la ripartenza, per non sprecare i primi successi”, ha detto il Governatore Kompatscher.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Per Fedriga le Regioni non sono autonome nella riapertura e si devono coordinare con il Governo. Parola d’ordine è ‘ripresa presto e in sicurezza’.
EMILIA ROMAGNA – La Regione vorrebbe provare a ripartire con la riapertura di alcune imprese prima del 3 maggio. E per far questo sarà necessario istituire tavoli provinciali sui singoli casi, in collaborazione e intesa con imprenditori e sindacati. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare una proposta al Governo in cui si chiede di autorizzare le deroghe, laddove ci saranno le condizioni di sicurezza.
TOSCANA – Il Governatore Rossi sta tenendo incontri con imprenditori e sindacati per presentare entro il 27 aprile un piano di ripartenza delle attività produttive, con particolare riferimento alle aziende più esposte alla concorrenza internazionale come moda e meccanica, in modo da arrivare preparati alla data stabilita dal Governo.
MARCHE – In generale si aspettano le indicazioni del governo, ma se le imprese sono sicure possono lavorare.
UMBRIA – La Regione lavora per farsi trovare pronta per la fase 2 senza comunque adottare iniziative diverse da quelle previste dalle norme nazionali.
LAZIO – La regione si sta preparando alla ripartenza della fase 2, ma saranno rispettati i tempi e le indicazioni nazionali.
ABRUZZO – La Regione non ha ancora richieste specifiche sulla fase 2. Le ordinanze su orti e lavori per i balneari vanno nella direzione della riapertura del turismo, considerata primaria.
MOLISE – “Osserviamo, riflettiamo e poi decideremo”. Così il Presidente Toma.
CAMPANIA – Il Governatore De Luca ha stabilito due linee guida imprescindibili: un piano regionale per lo screening di massa e l’acquisto di 3 milioni di mascherine.
PUGLIA – Il Governatore Emiliano ha dichiarato: “Ci stiamo preparando far ripartire la Puglia in sicurezza. Questo sarà fatto attraverso un rafforzamento di tutti i sistemi di sorveglianza. Le valutazioni sui tempi e modalità saranno fatte di concerto non solo con i tecnici ma anche con il supporto scientifico di tutto il mondo accademico pugliese”.
BASILICATA – L’agricoltura e l’automotive, con lo stabilimento di Melfi di Fca, sono i due settori che, il 4 maggio, si rimetteranno in moto. Il presidente Bardi sta valutando anche la ripartenza delle aree industriali, ma in sicurezza.
CALABRIA – Ancora si aspetta di vedere l’evolversi della situazione, ma si attendono le indicazioni del governo.
SICILIA – Nel caso il Governo dovesse prorogare la ripartenza oltre il 3 maggio, troverebbe l’opposizione dell’assessore alla Salute Razza “perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni”.
SARDEGNA – La regione sta già lavorando alla ripartenza, da quando è stata messa a punto un’app per tracciare gli spostamenti che però attende il via libera dal Governo. Nel frattempo si pensa a salvare la stagione turistica puntando anche a recuperare una parte dei flussi esterni grazie al passaporto sanitario. Per riaprire agli spostamenti si fa strada l’ipotesi di rendere obbligatorie le mascherine per tutti.