Nuovo viadotto Polcevera: terminata la soletta, al via il manto stradale

FINITA LA SOLETTA DEL NUOVO VIADOTTO SUL POLCEVERA

Genova – Tecnici e operai hanno finito oggi la posa della soletta del nuovo ponte sul Polcevera, costruito da Webuild (Salini Impregilo) e Fincantieri, concludendo una fase fondamentale per il completamento dell’opera previsto all’inizio dell’estate.

Un fiume di 8mila metri cubi di calcestruzzo che si è legato a 2mila tonnellate di acciaio di armatura, si sono susseguiti in due settimane di condizioni meteo non sempre favorevoli. Le operazioni delle squadre dell’impianto di betonaggio, degli autisti delle betoniere, dei pompisti, del personale di posa, dei tecnici di cantiere e di laboratorio si sono intrecciate con il resto dei lavori in corso per la vestizione del ponte smart. Sulla soletta verrà costruita ora la strada vera e propria, con tutte le opere accessorie: montaggio del guardrail, canaline tecnologiche, canaline di drenaggio, impermeabilizzazioni, protezioni di sicurezza, illuminazione, pannelli fotovoltaici, oltre alla robotica che permetterà il monitoraggio costante del ponte. Saranno poi installati i 18 pennoni alti 28 metri in asse al viadotto. Attività di vestizione con cui il nuovo ponte sarà disponibile per il collaudo statico, per cui la strada verrà caricata con automezzi pieni di materiali pesanti per le ultime verifiche.

Ma i lavori proseguiranno anche dopo l’apertura al traffico per smobilitare le aree di cantiere sotto l’opera, mettendo fine ad un viaggio nella costruzione del Ponte che, grazie ad un grande lavoro di squadra anche con le istituzioni e con la catena dei fornitori, ha visto le circa 1000 persone impegnate nel cantiere vincere la sfida contro il tempo, contro il clima di una città di mare, contro le difficoltà tecniche e contro una pandemia mai conosciuta a livello globale.

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.