In Sala Rossa va in scena il valzer del depuratore

Genova – La Commissione V, Territorio e Sviluppo delle Vallate, si è riunita ieri mattina nella sala consiliare di Palazzo Tursi. All’ordine del giorno le problematiche del depuratore di Cornigliano: sversamenti e miasmi.
Un dibattito per certi versi davvero curioso, che ha visto una parte della vecchia maggioranza ballare con Iren il valzer dell’amnesia.

Marco Fiorini – Responsabile Reflue presso IRETI S.p.A, azienda del gruppo Iren – si è sentito, infatti, tirato in ballo per eventuali inadeguatezze di Iren nella progettazione del nuovo depuratore e nella tempistica: “L’azienda non ha tempi ragionevolmente veloci. Io ho il terrore che questa superficialità con cui l’azienda sta affrontando la questione, vada anche a ledere l’efficacia futura di questo impianto”.
E ancora: “ Siamo sicuri, visto che la progettazione definitiva manco ce l’avete ancora, che 15.000 m di terreno siano sufficienti per creare un impianto capace di trattare i fanghi di tutti i depuratori?”.
A porre queste domande è Stefano Bernini – consigliere PD all’opposizione – che è stato per dieci anni Presidente del Municipio VI Medio Ponente e poi Vicesindaco dell’amministrazione Doria.
Sentiamo il suo intervento:
AUDIO STEFANO BERNINI 

Non si capisce bene se queste preoccupazioni siano reali o faziose.
Del resto, non possiamo dimenticare che proprio a questa azienda, a detta di Bernini così scorretta da considerare “il depuratore di Cornigliano come un suo tesoretto”, si voleva vendere Amiu.
All’uscita dall’aula aspettiamo Enrico Pignone – consigliere d’opposizione della Lista Crivello e Consigliere delegato all’Ambiente di Città Metropolitana con l’amministrazione precedente – per chiedergli un chiarimento.

Le vicende dell’aggregazione Amiu-Iren Ambiente sono circolate su tutti i media e hanno condizionato una larga parte della campagna elettorale per le amministrative, affossando il Centro Sinistra.
Da più parti si è fatta presente l’inaffidabilità di Iren, prendendo ad esempio proprio la situazione disastrosa in cui versa il sistema delle acque a Genova dopo che l’azienda ha assunto la gestione dei servizi. Ma la vecchia amministrazione ha fatto orecchie da mercante.

Oggi il tema viene rispolverato per scaricare sull’azienda le responsabilità dei ritardi e della puzza del depuratore di Cornigliano…”Teatrini del Consiglio Comunale” li definisce il leader di Chiamami Genova e consigliere d’opposizione, Paolo Putti, che nella nostra intervista si dice molto preoccupato anche per le istanze portate in aula questa mattina dai lavoratori IRETI.
Ascoltiamo l’intervento in aula di Francesco Truscia, delegato CGIL, e l’intervista a Paolo Putti.
AUDIO FRANCESCO TRUSCIA

Al netto di quello che accade in Sala Rossa, ciò che è incontestabile è la situazione estrema in cui si trovano gli abitanti di Cornigliano: “Non so quanti di voi abbiano fatto un giro intorno all’area perimetrale del depuratore – interviene Maurizio Amorfini, consigliere comunale della Lega Nord – Dove c’è il tendone blu le lamiere sono arrugginite e dai buchi si distinguono le vasche. Da lì fuoriesce un odore nauseabondo”.
Vi lasciamo al suo intervento e al panorama delle vasche viste dal buco…Il resto è solo puzza.

AUDIO MAURIZIO AMORFINI

Simona Tarzia

 

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.

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