Genova – Sempre di più sono gli oggetti in vendita sul web. Basta una foto e un prezzo interessante e la platea di potenziali compratori è immensa. Ci sono siti generalisti e altri specifici per categorie.
Ieri mattina, i Carabinieri di San Fruttuoso e Busalla, al termine di accertamenti, hanno deferito in stato di libertà per “truffa” un 38 enne, già pregiudicato, abitante a Milano e sottoposto a vigilanza speciale, per aver inserzionato su un sito internet dei mobili per una camera da letto, per la quale, un 24 enne genovese, gli versava un importo pari a 1.000 euro. Cifra incassata e mobili mai spediti. L’altro caso riguarda un 40 enne, pregiudicato, per aver messo in vendita su diversi siti internet un mobile. Questa volta il truffato è un genovese di 68 anni che una volta versata sulla Poste Pay la cifra di 1500 euro, non ha mai ricevuto alcunché.
I Carabinieri di Pegli, hanno deferito in stato di libertà per “truffa” tre persone di età compresa tra 22 e 40 anni, due già pregiudicati. I tre avevano messo in vendita su internet un “drone” per 400 euro mai consegnato all’acquirente.
Come difendersi e alcuni consigli
Se vuoi fare affari in sicurezza evitando truffe, segui i consigli raccolti nel Decalogo della Sicurezza redatto da Unione Nazionale Consumatori in collaborazione la Polizia di Stato.
Leggi con cura l’annuncio prima di rispondere
Chiedi altre informazioni al venditore se l’annuncio è troppo breve e non fornisce informazioni sufficienti. Di solito, un annuncio affidabile è ricco di informazioni, descrizione completa e molte foto.
Cerca informazioni sull’oggetto in vendita
Controlla le foto: se ti sembrano troppo ‘belle’ cerca su Google Immagini per verificare se siano state copiate e incollate da altri siti. In questo modo, potrai scoprire se si tratta di originali o meno. Chiedi altre foto del prodotto: se il venditore, con una scusa, ti risponderà che ha difficoltà ad inviartele non fidarti. Visto che ci sei, cerca informazioni online sul venditore: verifica eventuali feedback o se il suo nome risulti o meno in una black list. Se non trovi alcuna traccia sul web del suo nominativo non è un buon segno: i truffatori sono abituati a cambiare spesso nome sul web, quindi è importante fare indagini approfondite sul suo conto e pensarci dieci volte prima di inviare soldi.
Un prezzo stracciato non sempre è sinonimo di affare
Verifica che non ci sia troppa differenza tra il prezzo richiesto per l’oggetto e quello di mercato.
Possibilmente, scegli lo scambio a mano
In questo modo, potrai verificare che l’oggetto sia conforme alla descrizione nell’annuncio. In caso contrario, potrai rifiutare l’offerta e segnalare eventuali comportamenti scorretti da parte del venditore al sito che stai utilizzando.
Non fidarti di chi ti chiede di essere contattato al di fuori del sistema della piattaforma di e-commerce o del sito di annunci
Diffida di chi ti chiede, ad esempio, di contattarlo su mail alternative (magari scritte in modo strano) o di chi ha troppa fretta di concludere l’affare attraverso soluzioni non sicure. Molti venditori in malafede spingono a continuare la trattativa su una e-mail privata, al di fuori della piattaforma, per bypassare i controlli di sicurezza.
Proteggi i tuoi dati personali (data di nascita, codice fiscale, coordinate bancarie, copia dei tuoi documenti)
Non comunicare dati sensibili a chi non conosci, dati di cui i truffatori si servono per i loro imbrogli e raggiri. Anche in caso di offerte di lavoro, valuta con cura quali dati fornire via mail.
Non fidarti di venditori che ti chiedono di pagare tramite siti di annunci
Un sito di annunci non si occupa di gestire e garantire le transazioni. Ad esempio, non esiste un conto a nome di “Subito” su cui effettuare pagamenti così come non esiste alcun metodo di spedizione garantito da Subito o altri siti di annunci.
I siti di annunci nazionali operano solo in Italia e non consentono di inserire annunci dall’estero.
Se ti contattano da un Paese estero, non fornire i tuoi dati personali (codice fiscale, copie di documenti, IBAN bancario o altri dati sensibili). Non effettuare pagamenti soprattutto su conti esteri.
Scegli metodi di pagamento tracciabili
I metodi di pagamento più sicuri sono i bonifici bancari o Paypal (usando la funzione ‘Beni e servizi’): consentono alle Forze dell’Ordine di identificare il truffatore. Al contrario, evita metodi di pagamento non tracciabili come carte ricaricabili (ad esempio, Postepay), vaglia postali, metodi di trasferimento di denaro (Western Union, Moneygram) perché, in caso di truffa, sarà difficile risalire al truffatore.
Non cadere nella trappola di chi richiede il pagamento immediato di sanzioni
Certi truffatori si fingono ‘avvocati di Subito’, funzionari della Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrate: chiamano da un numero privato utenti che hanno inserito un annuncio. Ricordati che i siti di annunci o portali di e-commerce non richiedono mai pagamenti di nessun genere sotto forma di sanzione o multa
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