Roma – Crocevia per le mafie. All’ombra del Cupolone convivono e fanno affari la ‘Ndrangheta, Cosa Nostra, la Camorra. Ma sono le cosche calabresi che si sono adattate al “sistema romano” collaborando con tutte le forme di criminalità presenti sul territorio senza tante formalità di “casta”. Alleanze con clan locali, con altre mafie. Una collaborazione vantaggiosa per tutti che ha portato allo sviluppo di circa 100 piazze di spaccio operative 24 ore su 24.
‘Ndrangheta su tutti
Tonnellate di cocaina
Un traffico così imponente che nel biennio 2014-2015, le forze dell’ordine hanno sequestrato più di una tonnellata di cocaina attraverso gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino, e i porti di Anversa, Rotterdam, Amburgo e Gioia Tauro.
Grazie alla disponibilità finanziaria la cosca Tassone poteva pagare carichi di copertura, intermediari, complici all’interno delle strutture portuali e non ultimo, la copertura finanziaria dei carichi sequestrati.
Soldi sepolti
E come nelle migliori serie televisive che raccontano di “narcos”, in una ripresa video, gli investigatori avevano filamto Tassone sotterrare una valigia di contanti nel giardino della villa sequestrata nell’operazione di oggi.
A Tassone, oggi in carcere ad Asti dove sconta una condanna a 14 anni, la Finanza su mandato della DDA di Roma sono stati sequestrati beni per 1 milione e 700 mila euro tra terreni, appartamenti nella Capitale, ville e contanti. Cifra importante ma presumibilmente distante dal patrimonio reale di uno dei trafficanti più importanti di Roma.
fp
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