Nuovo ponte Genova San Giorgio. I robot al lavoro, 25.000 fotografie ogni 8 ore
Genova – Sono entrati in azione i due robot iper-tecnologici impiegati per la pulizia e la sicurezza del nuovo Ponte Genova San Giorgio. Due macchine ad alta tecnologia, installate tanto sul lato mare quanto sul lato monte che rendono l’opera, uno dei viadotti più monitorati in assoluto.
“Si tratta di due tipologie di robot – spiega Marco Bazzarello, responsabile Webuild delle dotazioni tecnologiche del ponte – uno denominato robot wash, destinato alla pulizia dei pannelli di cristallo ai lati delle carreggiate e dei pannelli fotovoltaici, l’altro denominato robot inspection, incaricato di scansionare il carter inferiore del ponte per garantire sempre i livelli massimi di controllo e sicurezza”.
25 mila immagini in 8 ore
I due robot sono entrati in funzione con l’inizio delle prove dopo settimane di lavorazioni e di analisi. Il robot wash tratta la parte esterna dei cristalli con le spazzole, e la parte interna con spazzole e con un getto di aria a pressione. Il robot inspection, invece, è in grado di scattare 25.000 fotografie nel giro di 8 ore. Immagini che vengono confrontate con quelle scattate in precedenza per verificare se ci sono anomalie sulla scocca del ponte.
“Il sistema di pulizia progettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova – prosegue Bazzarello – ha permesso di ridurre al minimo gli interventi umani sul ponte, riducendo al massimo i rischi. Una caratteristica che non abbiamo ancora visto su nessun altro viadotto”.
Il nuovo viadotto sul Polcevera è dotato anche di 250 sensori per il monitoraggio strutturale, l’impianto di deumidificazione, i pannelli fotovoltaici che assicurano un terzo del fabbisogno energetico della struttura, e tutta una serie di impianti incaricati di raccogliere informazioni che vengono poi analizzate ed elaborate.
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