Torino – Negozi che si occupano di compravendita di oggetti preziosi nel mirino della questura di Torino. Nelle indagini condotte dagli agenti della Polizia di Stato hanno accertato una serie di irregolarità da parte di una società, con sede legale a Milano, operante nel settore dei “compro oro”.
E’ emerso, infatti che l’azienda esercitava in 25 punti dislocati nell’area urbana torinese, ma con regolari licenze solamente per 9 negozi. Tutti gli altri svolgevano attività abusiva. Il sistema era regolato in maniera tale che i clienti, suonando al citofono presente all’esterno del negozio, ricevessero assistenza da un call center ubicato a Milano che contattava telefonicamente il personale dipendente, non autorizzato però a rappresentare la società, che si spostava da una sede all’altra al fine di valutare gli oggetti preziosi e concludere la trattativa.
Le modalità descritte consentivano alla società di operare in tutti i punti presenti pur essendo questi sprovvisti di autorizzazione da parte del Questore, come stabilito dalla normativa vigente, ed in assenza di iscrizione al registro degli operatori tenuto presso l’OAM (organismo degli agenti e mediatori creditizi).
Per le violazioni accertate sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria la titolare delle licenze della società, il presidente del Consiglio di Amministrazione e il consigliere della stessa società. Viste le numerose irregolarità accertate dagli investigatori e valutata la gravità dei fatti, il Questore di Torino ha revocato le licenze e disposto l’immediata chiusura di tutti i negozi.
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