Fabrizio Radi (Lega): “Sono stato io, lo rifarei”
Genova – La notizia è apparsa su un social che, lo ricordiamo, fu inventato da un miliardario un po’ “nerd” allo scopo di rimorchiare, e riporta un fatto gravissimo per contenuto e modalità.
Un consigliere del Movimento 5 Stelle del Municipio II Centro Ovest, è stato accusato di aver partecipato a una commissione durante l’orario di lavoro. Chi avrebbe scritto questa mail anonima all’azienda del consigliere sarebbe un capogruppo dell’opposizione. Prima di pubblicare una notizia trovata su un social, fonte che riteniamo poco attendibile, abbiamo chiamato sia il consigliere comunale Stefano Giordano che Michele Colnaghi, da poco eletto Presidente del Municipio in questione, che hanno confermato sia l’esistenza della mail anonima che il nome di chi l’avrebbe mandata.
Il commento di Colnaghi
Questo il commento di Michele Colnaghi: “Chi mi segue lo sa, utilizzo questa pagina per relazionarvi circa le mie attività e quelle del Municipio, ma oggi voglio scrivere per esprimere tutta la mia solidarietà verso un’ottima persona prima ancora che un ottimo consigliere, Massimo Puppo. Persona sempre corretta verso tutti, ingiustamente accusata da una mail anonima e ripeto ANONIMA perché proveniente da un indirizzo anonimo e firmata ‘un cittadino arrabbiato’ indirizzata all’azienda per cui Massimo lavora. L’accusa era di aver utilizzato il suo tempo lavorativo per partecipare alle commissioni del Municipio pretendendo ‘pene esemplari’ con la minaccia di rivolgersi ai giornali in caso contrario. L anonimo in questione si è poi rivelato essere un capo gruppo del centro destra”.
La vicenda prende spunto dalla seduta della Commissione II, che si occupa di Manutenzione e Urbanistica, dove sono stati eletti Presidente e il Vicepresidente. Secondo l’anonimo delatore il consigliere Puppo, poi nominato Vicepresidente, avrebbe utilizzato l’orario di lavoro per partecipare alla Commissione. E nella lettera anonima si chiede all’AMIU di prendere provvedimenti esemplari. Il giustiziere si augurava anche che Puppo durante il collegamento in streaming non fosse alla guida di un mezzo AMIU.
Le tempistiche sono poi state chiarite: Massimo Puppo non era al lavoro ma avrebbe timbrato qualche ora dopo. resta una domanda: ma se Puppo avesse davvero infranto le regole, perchè non denunciarlo in chiaro invece che con un sistema odioso?
In attesa di ricevere una nota ufficiale dal Movimento 5 Stelle e in attesa di poter entrare in possesso della mail anonima, vanno fatte due considerazioni.
Delatori
La prima è che sarebbe opportuno denunciare il delatore per falso e la seconda che il partito dovrebbe prendere dei provvedimenti nei confronti di chi denuncia in forma anonima un fatto che poi si è rivelato non veritiero.
Quanto al piano morale, la delazione, tipica del ventennio, speravamo si fosse estinta. Ma evidentemente la cultura che permea certi partiti va proprio in quella direzione.
Attendiamo una posizione ufficiale del Movimento 5 Stelle e soprattutto auspichiamo che un politico che si abbassa a inviare una mail anonima, peraltro non suffragata da prove, per danneggiare un avversario venga allontanato dal palcoscenico istituzionale.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.