‘Ndrangheta a Lecco: 18 arresti per traffico di rifiuti, usura e riciclaggio

Milano – Traffico illecito di rifiuti, associazione mafiosa, frode fiscale, autoriciclaggio, estorsione e usura sono i reati che hanno portato in carcere 10 persone e altre otto ai domiciliari. I Finanzieri di Lombardia, Emilia Romagna e Liguria hanno anche sequestrato, per equivalente, la somma di 120.000 euro e le quote di diverse società utilizzate per le attività illecite.

‘Ndranghetisti già condannati per 416-bis

L’operazione, nominata “Cardine-Metal money” coordinata dalla DDA di Milano, ha rivelato l’esistenza di un gruppo mafioso che operava a Lecco, con a capo Cosimo Vallelonga, già condannato per 416-bis. Vallelonga, esponente di spicco della ndrangheta lombarda, fu condannato nell’operazione “La notte dei fiori di San Vito” e nell’operazione “Infinito”.

Vallelonga, scontata la pena al 416 bis, ha ripreso in mano l’attività mafiosa ricevendo nel suo ufficio presso l’attività “Arredo Mania” esponenti della ndrangheta per dirimere controversie o per incontrare imprenditori locali a cui prestava denaro con tassi da usura.

La ‘ndrangheta a Lecco già dal 1960

Intorno al boss Cosimo Vallelonga, orbitavano altri mafiosi come Vincenzo e Pierino Marchio. Quest’ultimo, condannato nell’operazione “Oversize”, ha sempre rivendicato con orgoglio l’appartenenza alla famiglia Coco-Trovato, egemone sul territorio di Lecco fin dagli anni ’60.

L’attivita dell’organizzazione mafiosa era improntata al traffico illecito di rifiuti, con la falsificazione dei documenti e la produzione di fatture false per un valore di 7 milioni di euro. nell’ambito delle indagini i militari hanno sequestrato 16 tonnellate di rifiuti radioattivi provenienti dalla provincia di Bergamo.

30 milioni di euro investiti in attività pulite

I 30 milioni di euro ricavati dai traffici illeciti sono stai in gran parte investiti in nuove attività imprenditoriali nel settore del commercio di auto, nella ristorazione e nella gestione dei rifiuti. Nell’attività di usura il gruppo criminale ha prestato denaro con tassi fino al 40% a cui sono seguiti reati di estorsione e minacce anche con l’utilizzo di armi da fuoco.

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