Genova – Oggi il Partito Democratico denuncia la totale assenza di una visione per la città da parte della nuova amministrazione. Si è detto in conferenza stampa: “Al netto di tutte quelle che sono state le polemiche, almeno noi, su Amiu, avevamo una posizione chiara”.
C’è preoccupazione all’interno del Gruppo del PD in Consiglio Comunale che questo pomeriggio, in Sala Rossa, chiederà la convocazione di una Commissione monotematica su Amiu.
“Ci devono chiarire da dove verranno recuperati i soldi per coprire gli extra-costi di smaltimento del 2017 e 2018, perché quello che è stato approvato in delibera lo scorso luglio copre solo il 2015-2016”. Sostiene Cristina Lodi, capogruppo PD in Consiglio comunale, che precisa: “Molti impianti in Basso Piemonte hanno chiuso. I rifiuti dove verranno portati? A Brescia? Quali saranno i costi di smaltimento se dovremo conferire ancora più lontano?”.
“Preoccupa questa politica parlata” le fa eco Stefano Bernini che accusa l’attuale amministrazione di incapacità di governare davvero la pulizia della città: “Ci si affida alle cooperative e non si fa lavorare la manodopera di Amiu. Non è così che si riducono i costi”.
Poi lancia una stoccata all’attuale maggioranza: “ Viviamo in costante campagna elettorale e sarà così fino alle politiche del 2018”.
È per questo che si tace su un eventuale aumento della TARI?
Gli interrogativi sono tanti e vanno dalla realizzazione dell’impianto di valorizzazione della materia al rischio che Bucci rispolveri l’idea di costruire un inceneritore. Si legge, infatti, nelle linee programmatiche che oggi saranno discusse in Consiglio: “L’eventuale utilizzo di impianti che utilizzino i rimanenti rifiuti in un’ottica di recupero energetico, sarà oggetto di studio e andrà di pari passo con la necessità di adottare le migliori tecnologie, quale garanzia di compatibilità ambientale”.
Drastico Stefano Bernini: “Genova non ha trovato soluzioni ma solo propaganda elettorale”.
Rincara la dose Alberto Pandolfo che, senza usare mezzi termini, punta il dito anche sui ritardi dell’inizio lavori di messa in sicurezza del terzo lotto sul Bisagno: “La gara al ribasso vinta da Itinera per l’assegnazione dei lavori, oggi fa i conti con una realtà dei fatti diversa da quanto si è preventivato. I lavori, invece, devono galoppare perché la nostra città è sottoposta a dei pericoli”.
Insomma, si prepara un autunno caldo per la maggioranza che viene accusata di allungare il brodo per arrivare indenne almeno alle politiche.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.