Genova – Ieri pomeriggio al Cap di Via Albertazzi si è svolto l’incontro con Tomaso Montanari che, insieme ad Anna Falcone, ha fondato il movimento “Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza”.
Montanari ha spiegato il perché ci sia bisogno, in Italia, di una Sinistra vera, alternativa al Centro Sinistra comandato da un PD sempre meno rappresentativo delle esigenze delle persone più in difficoltà e apertamente schierato contro le fasce più deboli della società.
Il punto di partenza dovrebbe essere il risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, in verità sempre più lontano nel tempo e un po’ sommerso dai problemi che milioni di italiani affrontano tutti i giorni.
L’approccio di Montanari è pragmatico. Al confronto referendario hanno partecipato molti elettori che poi, però, non sono andati a votare alle amministrative. Quello è il bacino di riferimento dove andare a prendere consensi. I cittadini hanno difeso la costituzione votando No ma poi la Sinistra non è riuscita a intercettarli.
Un discorso, quello di Montanari, che dura 25 minuti, e che punta il dito direttamente contro il PD, reo di rappresentare una nuova destra, e contro il M5S, che non rappresenta più una speranza ma è solo un’altra destra.
Molti gli interventi tra i quali rileviamo quello di Gianni Pastorino di Sinistra Italiana e Danilo Zannoni di Altra Liguria.
Zannoni, convinto di dover tornare al dialogo nelle strade e Pastorino che aggiunge: “Parlare con le persone è importante ma più importante è avere qualcosa da dire”.
Entrambi sono consapevoli che si debba ripartire dalle persone e dai quartieri delle periferie, cioè tutte quelle zone che hanno visto ben poca presenza del Centro Sinistra, impegnato a raccogliere consensi nei quartieri benestanti, e una partecipazione attiva, invece, della Lega Nord, che nei quartieri più disagiati ha trovato il suo bacino di voti.
Singolare l’intervento di Sergio Cofferati che, dopo aver spiegato a tutti cosa è la Sinistra e cosa deve fare, ha avvallato il progetto di questo nuovo Movimento con la tranquillità di uno che negli ultimi trent’anni ha vissuto su Plutone.
Se la memoria non ci tradisce, Sergio “cinese” Cofferati fu eletto due anni fa al Parlamento europeo con i voti del PD. Evviva la coerenza.
Pochi i giovani, molte facce note, un pubblico abbastanza folto e tante perplessità.
fp
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Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.