Genova – In questi giorni il Comune di Genova e AMIU hanno inaugurato la piastra di cemento armato su cui sorgerà il nuovo TMB (trattamento meccanico biologico) realizzato da IREN a Scarpino.
La costruzione del TMB è finalizzata alla produzione di CSS (combustibile solido secondario) costituito essenzialmente da plastiche miste e da carta. In una nota del GCR Liguria (Gestione Corretta dei Rifiuti) si legge: “Peccato che il CSS non abbia mercato e il suo costo di smaltimento è di circa 100 €/t, come risulta dal PEF (piano economico finanziario) dell’analogo TMB previsto presso la discarica del Boscaccio a Savona. Nel PEF è evidenziato come lo smaltimento del CSS è il maggior onere di gestione del TMB stesso. In altre parole si costruisce un impianto per produrre dei rifiuti”.
Combustibile per cementifici
Nel comunicato del GCR si avanza l’ipotesi che la Regione abbia intenzione di costruire un inceneritore dove mandare il CSS.
“La Regione Liguria infatti ha chiesto un finanziamento per tale impianto tramite il Recovery Plan. Solo che la costruzione di nuovi inceneritori non potrà essere finanziata con questi fondi, stante il principio europeo fondamentale DNSH, “do not significant harm”, non causare un danno sostanziale alla agenda della economia circolare. Si ricorda che gli inceneritori sono espressamente citati nel documento “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (C(2021) 1054 final ANNEXES 1 to 4) dove si indica di evitare misure che “comportino un aumento significativo della produzione, dell’incenerimento o dello smaltimento dei rifiuti, ad eccezione dell’incenerimento di rifiuti pericolosi non riciclabili”.
Sono tanti i tipi di TMB, perchè scegliere quello sbagliato?
La soluzione è quella già indicata nel Piano Industriale di AMIU del 2014, dove era dimostrata la convenienza economica (e ambientale) di realizzare un TBM del tipo MRBT (Materials Recovery Biological Treatment), in Italia ribattezzati “fabbriche dei materiali”.
Ma per chi dovesse essere scettico sui contenuti di questo piano industriale a firma Marco Doria, ricordiamo che anche il Sindaco Bucci, da manager esperto, aveva dei forti dubbi sulla realizzazione del TMB per la produzione di CSS. Era il 25 settembre del 2019.
Raccolta differenziata al palo
I livelli di raccolta differenziata a Genova sono largamente al di sotto del limiti di legge, attorno al 35% che in letteratura tecnica si indica come limite fisiologico per la RD con l’uso di cassonetti. Inoltre la raccolta con cassonetti genera una RD di bassa qualità per la forte presenza di corpi estranei. A fronte di questo problema AMIU ha previsto l’uso di cassonetti con “calotta intelligente”. Purtroppo, dove già installati i cassonetti intelligenti non si sono rivelati tali e non hanno dato risultati positivi sia per l’incremento degli abbandoni sia per l’alto costo di manutenzione. L’unico sistema valido per avere una raccolta differenziata di qualità è il porta a porta.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.