Le FFP2 e FFP3 avevano certificasti di conformità che si sono rivelati fasulli
Erano stati acquistati da Invitalia i 250 milioni di mascherine pericolose per la salute sequestrate su tutto il territorio nazionale dalla Guardia di Finanza, il 30 marzo scorso.
I prodotti riportavano certificati e dichiarazioni di conformità che si sono rivelate fasulle. In alcuni casi, infatti, le analisi di laboratorio che hanno preceduto i sequestri hanno rivelato una capacità filtrante 10 volte inferiore a quanto dichiarato.
Una trappola in cui è caduto anche l’ex Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, che una parte di queste mascherine le aveva distribuite negli ospedali di tutta Italia.
E sarebbero almeno 190 milioni le FFp2 e FFP3 inutili contro il Coronavirus già utilizzate dai nostri sanitari.
Oggi Fivedabliu pubblica l’elenco dei Dispositivi di Protezione Individuale non conformi finiti negli ospedali.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.