Sindaco di Opera ai domiciliari per peculato, corruzione e traffico di rifiuti

Nei primi mesi di pandemia aveva anche dirottato a parenti e dipendenti del comune 2.000 mascherine destinate a RSA e farmacie comunali

Milano – Il Sindaco di Opera è ai domiciliari. Ad arrestarlo nelle prime ore della mattinata, i Carabinieri di Milano – nelle Province di Milano, Lodi, Brescia, Varese e Messina – che hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari, nei confronti del Sindaco di Opera, Antonino Nucera, della dirigente  dell’Ufficio Tecnico del Comune di Opera, Rosaria Gaeta, compagna di Nucera, e di tre imprenditori del settore edile. Peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Questi i reati contestati al sindaco, Antonino Nucera, e alla dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Opera.

Coinvolti 3 imprenditori

L’inchiesta è stata avviata nel febbraio 2020 per far luce su presunti illeciti commessi dall’amministrazione comunale di Opera. Le indagini hanno così fatto emergere come, nell’arco temporale tra febbraio e ottobre 2020, il Sindaco, con la collaborazione della dirigente dell’Ufficio Tecnico e di alcuni funzionari e consulenti dell’Ente, abbia sistematicamente favorito alcune procedure di gara per orientare l’assegnazione di lavori pubblici in favore di imprenditori conniventi, ricevendo da questi ultimi sostanziose utilità.
Nel corso dell’operazione sono stati, inoltre, notificati una misura interdittiva a un architetto bresciano, consulente del Comune di Opera, e un decreto di sequestro preventivo di 40mila euro (prezzo della corruzione) a carico dei pubblici ufficiali indagati, nonché di due autocarri utilizzati nella commissione di reati ambientali.

Interramento di rifiuti

Secondo gli investigatori, gli imprenditori coinvolti hanno stoccato e interrato – in aree agricole all’interno del Parco Sud di Milano – circa mille tonnellate di fresato d’asfalto ed altro materiale proveniente dalle lavorazioni stradali e da altri interventi appaltati dai Comuni di Opera, Locate di Triulzi, San Zenone al Lambro, Segrate, Monza, attestando  il regolare recupero dei rifiuti speciali mediante  “formulari”  falsati ottenuti dai gestori di due centri di smaltimento.

2.000 mascherine mai arrivate alle RSA

I Carabinieri  hanno anche accertato che il Sindaco di Opera nei primi mesi della pandemia, ha arbitrariamente distribuito a congiunti e a dipendenti comunali circa 2000 mascherine chirurgiche che la Città Metropolitana e la Protezione Civile avevano destinato alle locali RSA e alle farmacie comunali.