Milano – La Polizia di Stato questa mattina ha eseguito la misura cautelare del collocamento in comunità emessa nei confronti di quattro quindicenni, incensurati,
ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, di sei rapine, una tentata estorsione, furto, minacce e due aggressioni ai danni di alcuni loro coetanei. Il tutto
in concorso con altri minori non imputabili, alcuni identificati.
Dal furto di bicicletta alle estorsioni e rapine
L’attività investigativa condotta dagli agenti del Commissariato Sempione ha consentito di ricostruire la dinamica delle sei rapine, consumate tra settembre 2020 e
febbraio 2021 nei pressi di CityLife e del piazzale Giulio Cesare, di un furto di bicicletta avvenuto a gennaio del 2021 collegato al tentativo di estorsione e di una
delle rapine avvenuta nei pressi del parco Massena. I poliziotti hanno rilevato, nel corso delle indagini, un progressivo incremento della gravità dei fatti commessi
dai 15enni, segno di un progressivo innalzamento del livello della loro pericolosità criminale.
Quindici piccoli criminali
Il gruppo composto da una quindicina di ragazzi, tra i quali quelli identificati e colpiti dal provvedimento, adottava in tutti gli episodi lo stesso modus operandi.
Individuata la vittima, il capobanda la raggiunge con un pretesto senza lasciar intuire le vere intenzioni e, una volta fermata, le viene preclusa ogni possibilità di
fuga dagli altri membri sopraggiunti improvvisamente e tutti insieme. Vittime e rapinatori si conoscevano di vista, o tramite contatti social o per comuni
frequentazioni scolastiche: da qui le minacce atte a instaurare nelle vittime il timore di potenziali ripercussioni nel caso avessero raccontato l’accaduto.
I componenti del gruppo, presenti sui social con account in cui rivendicano l’appartenenza al quartiere San Siro, si propongono con profili
violenti dove ostentano comportamenti da veri boss, sullo stile di ‘Gomorra’ e da ‘bimbi soldato’; traendo ispirazione dai rapper e trapper del web, hanno partecipato
ai numerosi video degli stessi compreso quello del 10 aprile scorso in Piazza Selinunte ove si erano assembrati 300 giovani.