Non si ferma l’allarme movida dopo il caos di lunedì scorso seguito all’ingresso della Liguria in Zona bianca
Genova – “Nonostante più volte richiesto, nulla si è pensato seriamente e nulla si è fatto per prevenire il ripetersi, in forme ancora più esasperate, di quello scempio che si era già pesantemente prodotto tutte le notti della scorsa estate, alla riapertura dopo il primo lockdown. Dopo la notte di lunedì 7, documentata dai video, le stesse dinamiche si sono ripetute in forma altrettanto grave il mercoledì successivo, con il ripetersi delle risse della scorsa estate nelle zone di San Donato, Canneto, Giustiniani, San Bernardo”.
“Genova meravigliosa” qui non c’è
La denuncia arriva da una nota del Comitato “Vivere il Centro Storico di Genova”, che racconta di una situazione che va in direzione opposta alla “Genova meravigliosa” di cui si parla da qualche anno. E le cause, non tutte imputabili alla “clausura forzata”, sono certamente da addebitare all’infinità inciviltà di molte persone, ma anche alla sprovvedutezza di chi doveva impiegare uomini e mezzi per reprimere il vandalismo generalizzato in cui vive il centro storico, ma non lo ha fatto.
Perchè questa non è movida, ma un caos senza senso.
Le responsabilità della politica
Altri colpevoli? Certamente un carico su questa vicenda lo ha messo il Presidente Toti che pur di fare campagna elettorale e comunicazione a tutti i costi, ha trasformato l’ingresso in zona bianca in un’attesa spasmodica di libertà che poi si è tradotta in un assalto all’arma bianca dei nostri vicoli. Da un amministratore ci si aspetterebbe maggior cautela e soprattutto maggiore responsabilità. Anche perchè se dovessero ripartire i contagi dopo le ammucchiate di queste notti, a chi darà la colpa?
I venditori di chupiti
Altra questione irrisolta è quella dei venditori di alcolici un tanto al chilo. Quelli che dai banchetti sulla soglia di negozi fatiscenti vendono alcolici schifosi, a poco prezzo, con cui i giovani si piegano fino alla perdita dei sensi.
L’amministrazione li deve chiudere. Senza se e senza ma.
Ammesso e non concesso che l’alcol possa essere un modo per divertirsi, sarebbe doveroso eliminare i venditori di chupiti da 1 euro, e lasciare spazio a chi fa mescita di qualità. Perchè non ci si può permettere di lasciare il Centro Storico in mano agli spacciatori di droga e alcol, e a una banda di ubriaconi.
E ora qualcuno la responsabilità di questo fallimento se la deve assumere.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.