Oggi le dichiarazioni spontanee dell’imputato al nuovo processo per la bomba del 2 agosto 1980
Bologna – “Io non ho mai conosciuto Cavallini”. Lo ha detto Paolo Bellini facendo una breve dichiarazione spontanea nel corso del nuovo processo sulla strage del 2 agosto 1980 che lo vede imputato per concorso nell’attentato, proprio con l’ex terrorista dei Nar, Gilberto Cavallini, condannato all’ergastolo in primo grado per concorso in strage.
Bellini è intervenuto dopo la produzione di documentazione da parte della Procura generale su presunte relazioni tra lui e Cavallini, in Sud America negli anni ’80.
“Io – ha detto – non sono mai stato in Bolivia, la mia permanenza in Sud America è stata solo in certi periodi. Dal 1976 e dopo sette mesi rientrai in Italia. Poi sono stato in Brasile, ma non sono mai andato in Venezuela o Bolivia. Sono stato in Paraguay in due occasioni. Il 14 febbraio 1981 venni arrestato in Italia e uscii a dicembre 1986. Negli anni ’82 e ’83 non sono mai stato in Bolivia”, ha concluso l’ex di Avanguardia Nazionale, che negli anni Ottanta era conosciuto anche con il nome brasiliano di Roberto Da Silva.
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