Trieste – “I lavoratori portuali di Trieste e Monfalcone hanno iniziato la lotta per impedire l’applicazione del criminale e ricattatorio decreto Green pass, che nulla ha a che fare con la sicurezza sanitaria e la lotta contro il Covid19. Siamo riusciti a fermare l’attività nei porti di Trieste e Monfalcone circondati dal sostegno di migliaia e migliaia di persone giunte da ogni parte d’Italia. Oggi abbiamo scoperto e denunciato che le aziende sono state costrette, per far fronte allo sciopero, a far lavorare lavoratori senza green Pass, violando il Decreto governativo. Neanche questo pare aver smosso le Istituzioni che hanno cercato di impedire l’espressione democratica della volontà di una grossa parte della popolazione con minacce e falsità. È quindi necessario fare un passo avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni. Da domani torniamo al lavoro – chi può – (per i portuali dal primo turno di lavoro del 17/10/2021) ma non ci fermiamo. Il presidio continua e non si molla”.
Inizia così la nota del Coordinamento Lavoratori Portuali Trieste che comunica il proseguimento del presidio ai varchi portuali. Lo stesso succederà a Genova dove, dopo un breve colloquio con i lavoratori al varco Etiopia, abbiamo avuto la conferma che anche domani in porto non si entrerà.
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