Genova, il Comitato Vivere il Centro Storico: “Siamo ostaggio della movida fuori controllo”

“Il frastuono della vita notturna e il silenzio assordante dell’amministrazione”

Genova – “Il Centro Storico continua ad essere di fatto una terra senza regole, la zona franca della città: attrattiva per chiunque voglia venire la notte a dar libero sfogo a qualsiasi eccesso. Ed è una terra senza regole, anche per una parte dei gestori di bar, chupiterie, kebabberie, che non rispettano più nulla di quanto sarebbe loro prescritto”.
Lo denuncia in una nota stampa il Comitato “Vivere il Centro Storico di Genova” che poi sottolinea come “dopo un’estate in cui l’amministrazione ha permesso di far esplodere le partite di calcio in mezzo alle case, ora evidentemente può apparire normale lasciar fare una discoteca in piazza alle due di notte oppure le corride inscenate da parte di ragazzi ubriachi e alterati dalle sostanze”.

Un’ordinanza inefficace e non rispettata

Tutto questo senza che nessuno faccia rispettare l’ordinanza del Sindaco. Continua la nota: “L’ordinanza di divieto di consumo di alcool per strada dopo la mezzanotte (orario che invano le Associazioni dei residenti avevano chiesto almeno di anticipare) è stata prorogata, ma sono molti i locali che non la rispettano e troppi i ragazzi che continuano a bere indisturbati per strada fino a notte fonda, in assenza di controlli e tantomeno di sanzioni. Si tratta dell’ennesima beffa per i residenti”.

Ci sono pochi vigili e la Polizia locale non interviene

“Tutto questo perchè – segnala la nota del Comitato – alle richieste telefoniche di intervento, la Polizia locale di fatto non riesce a dar seguito, dichiarando che avendo poche unità disponibili non c’è la possibilità di intervenire per sanzionare gli assembramenti”, e si parla di centinaia di persone. Altre volte rispondono di avere fantomatiche pattuglie sul posto che però non si vedono p assistono a debita distanza a quanto succede”.

Il TAR riapre le chupiterie

E ci si mette anche il TAR. “Le ordinanze di chiusura di alcuni locali particolarmente molesti, tanto sbandierate dall’amministrazione si sono rivelate fallimentari. Il Tar ha accolto i ricorsi dei gestori, mettendo in rilievo come i provvedimenti fossero male impostati e quindi ancora una volta evidenziando l’inadeguatezza di chi dovrebbe tutelare i cittadini che subiscono il danno”.

La salute sotto attacco

“Il danno alla salute dei residenti, che risultano sottoposti a livelli di rumore notturno come fossero sul bordo di un’autostrada o di una zona industriale, continua. Lo hanno certificato i più recenti rilevamenti dei Vigili dell’Ambiente nel corso di quest’estate, su mandato dell’Amministrazione stessa”. Sottolinea la nota che poi conclude: “I residenti, le cui Associazioni e Comitati si sono spesi nel proporre soluzioni a cui l’Amministrazione non ha voluto dar seguito, ne hanno abbastanza di proclami e spot elettorali. Ne hanno abbastanza di sentir nominare il fantomatico Piano Caruggi, mentre la situazione è di totale abbandono”.

 

 

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