Un laboratorio a cielo aperto dove gli artisti di strada, in arrivo da tutta la Liguria, hanno potuto esprimere la loro arte nella legalità
Genova – In una mattinata scura di pioggia, i colori hanno invaso gli spazi del parcheggio di via Novella, al Cep, dove le vernici acriliche delle bombolette spray hanno coperto il grigiore dei muri sotto le storie incise dalle mani veloci dei writer.
Storie passeggere, precarie, che dureranno un mese e poi lasceranno spazio ad altre mani e ad altre storie.
È questa una delle regole del Patto di collaborazione tra gli street artist e il municipio Ponente, che per primo a Genova, in collaborazione con il Circolo Pianacci, ha liberato i suoi muri per offrire uno spazio legale a chi voglia cimentarsi nella street art.
Poche regole, di puro ben senso. I messaggi sui muri non dovranno essere offensivi, volgari o razzisti. Parlando con Giuliogol e Drina A12, due degli artisti che si sono occupati dei rapporti con il Municipio per la realizzazione di questo progetto, abbiamo visto nei loro sguardi una grande soddisfazione mista a emozione: stamattina, fianco a fianco, lavoravano artisti di strada che hanno poche occasioni per condividere la loro creatività.
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