Carenze di personale aggravate dalle attuali 130 sospensioni. Risponde il San Martino: “Siamo impegnati in una iper produzione”
Genova – Una telefonata dal Reparto Vascolare dell’Ospedale San Martino ha informati il sindacato Cgil Funzione Pubblica della situazione difficile e pericolosa che si è venuta a creare in quella unità. A fronte di 24 posti letto più 4 messi a disposizione per pazienti in attesa di tampone, 6 interventi, 3 ricoveri, 1 probabile rientro dalla Rianimazione, erano presenti in turno solo 3 infermieri e nessun operatore socio sanitario a fronte di una dotazione organica teorica di minimo 4 infermieri e 1 OSS.
Una situazione diffusa
Questa situazione si ripete ovunque. Per fare un altro esempio, in Rianimazione, dove il rapporto infermiere/paziente dovrebbe essere 1/2, oggi ci risulterebbe essere 1 a 3, dove tre sono i pazienti ed uno l’infermiere che dovrebbe assisterli. In Dialisi, dove sono sospesi, per motivi legati alle vaccinazioni, 8 operatori, quelli presenti effettuano 3 turni di straordinario a settimana per non fermare l’attività. Situazioni simili si verificano anche in Pronto Soccorso che è, come noto, costantemente sotto pressione.
Con grave difficoltà l’Ospedale San Martino mantiene attive tutte le prestazioni necessarie a garantire le cure all’utenza, ma nella realtà dei fatti si vive una situazione di estremo disagio dal punto di vista della carenza di organico.Carenza già presente in tempi pre Covid, ulteriormente peggiorata con le attuali 130 sospensioni.
In attesa dello sblocco del concorso OSS
“Siamo in attesa delle procedure concorsuali per Infermieri e che venga sbloccato il concorso OSS, – aggiunge Cgil- ma sottolineiamo già adesso che sono fortemente insufficienti le 180 deroghe per infermieri concesse da Regione Liguria al Policlinico. Professionisti seri e dediti al loro lavoro ogni giorno ci chiamano e lanciano un allarme e questo grido va ascoltato perché questa situazione mette a grave rischio la qualità dell’assistenza e la garanzia del proseguo dei servizi. I lavoratori sono stanchi e non possono continuare a coprire turni vacanti con ulteriori prestazioni aggiuntive.
La risposta del San Martino
“L’Ospedale Policlinico San Martino, nonostante l’assenza del personale non vaccinato e non vaccinabile, è impegnato in una iper produzione, denominata Re Start, orientata al recupero delle liste d’attesa venutesi a creare durante l’emergenza Covid-19, e nella regolare attività quotidiana, mai messa in discussione. Si precisa altresì che in data odierna è avvenuta la selezione del personale socio sanitario, avviata dall’ufficio di collocamento territoriale ed è in corso la chiamata per infermieri neo laureati a tempo determinato in attesa dell’espletamento del concorso regionale bandito da Alisa, sempre per infermieri, per i quali si ringrazia Alisa stessa e la Regione Liguria, che ha concesso solamente al San Martino 237 deroghe assunzionali”.
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