La decisione del gup annunciata nell’udienza in corso stamattina
Genova – Escluso dalle parti civili il comitato Ricordo vittime di ponte Morandi. È questa la decisione che il giudice per l’udienza preliminare, Paola Faggioni, ha annunciato stamattina durante la seduta in corso al tribunale di Genova.
La richiesta di esclusione era arrivata nell’udienza dell’8 novembre, quando i legali di alcuni degli imputati avevano chiesto di depennare dalle parti civili i sindacati, le associazioni e i comitati, compreso quello dei familiari delle vittime.
Uno dei criteri in base al quale stabilire se un’associazione giuridica possa o meno costituirsi parte civile in un procedimento penale, infatti, è quello dell’anteriorità, che significa che il soggetto danneggiato deve esistere già nel momento in cui si verifica il fatto che ha causato il danno.
Il Comitato di Egle Possetti, in effetti, è nato dopo la tragedia del 14 agosto 2018 ma c’erano dei precedenti che facevano ben sperare, come il caso dell’Anpi che si è costituita parte civile nel processo per le stragi nazifasciste nell’appennino tosco-emiliano.
Invece stamattina è arrivata la doccia fredda: per il gup, il comitato dei familiari delle vittime non può essere ammesso per “carenza di legittimazione visto che è stato costituito dopo i fatti”.
st
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.