Lo hanno spiegato i magistrati milanesi presentando il bilancio sociale diffuso questa mattina
Milano – “I rischi associati” del cybercrime “risultano particolarmente significativi” nel biennio 2019-2020, secondo la procura di Milano, che ha illustrato le proprie attività nel bilancio sociale diffuso questa mattina.
“I costi derivanti da simili reati sono quintuplicati nel periodo 2011-2017”. Anche il fenomeno si è evoluto: ad agire non sono più semplici hacker, ma “decine di gruppi criminali organizzati e attivi a livello internazionale, che agiscono attraverso multinazionali del crimine”. Questi nuovi pirati informatici farebbero anche fare affidamento, in alcuni casi, sulla collaborazione di Stati o gruppi paramilitari state sponsored”.
Anche i device e le reti consentono ai cyber criminali di colpire ovunque nel mondo. Particolare attenzione, perciò, la procura lo ha dedicato al monitoraggio del dark web.
Non solo. Sotto la lente dei magistrati è finito anche il fenomeno delle “fake news”, “divenute particolarmente rilevanti nel periodo emergenziale”. La diffusione di false notizie, infatti, può anche portare ad altri reati quali l’aggiotaggio, nel tentativo di condizionare l’andamento dei mercati.