Genova – I depositi costieri si avvicinano a Sampierdarena. In questo tira e molla che dura da anni, sembra che ormai la scelta debba avvenire prima della tornata elettorale per le amministrative 2022. Praticamente tutta la fascia costiera da Sampierdarena a Cornigliano ospiterà i depositi di Superba e Carmagnani, il DAC e, prima o poi, anche i depositi di GNL.
Perchè in definitiva, e non solo per il Centro Destra, la vocazione industriale del Ponente e della Valpolcevera è un dato di fatto da circa 100 anni.
“Not in my backyard”
Naturalmente, le amministrazioni che oggi vogliono ulteriormente sottoporre il Ponente e la Valpolcevera alla presenza di servitù pericolose e anche inquinanti, devono fare i conti con una mutata sensibilità di chi abita nelle zone che la politica definisce “a vocazione industriale”. E sempre più spesso si sentono espressioni come “i depositi mettili nel tuo giardino”, insomma, detta all’inglese “not in my backyard”.
A giochi quasi fatti, vediamo cosa metterà sul piatto l’amministrazione per far digerire ai sampierdarenesi una servitù come i depositi costieri, che non è solo fatta della presenza in porto di grandi cisterne, ma anche di treni e camion che attraversano una delle città urbanisticamente più asfittiche d’Italia. Con l’Autostrada che serpeggia tra le case da Voltri verso il Centro (senza una data certa per le barriere fonoassorbenti), un nodo ferroviario in via di costruzione dove sfileranno i treni tra le case, e la realizzazione, perchè questa è veramente la volta buona, della Gronda di ponente che insisterà tra le villette del marchese a Vesima. Senza dimenticare i depositi di Iplom in mezzo alle case a Fegino che deve sopportare anche il cantiere del Terzo Valico e quello di RFI per il nodo ferroviario.
Crescono i malumori
Insomma, crescono i malumori, e Michele Colnaghi, Presidente del Municipio II Centro Ovest chiama all’adunanata i cittadini. “Chiedo a tutte le associazioni, i civ, i comitati, le sigle sindacali portuali di partecipare ad un’assemblea pubblica per decidere insieme la linea da seguire e le iniziative comuni da portare avanti in merito alla scelta scellerata ed in fase di attuazione da parte di questa amministrazione comunale, relativa al dislocamento dei depositi chimici nell’area portuale di San Pier d’Arena. Tale decisione porterà notevoli rischi in termini di sicurezza pubblica e salute, nonché evidenti problemi occupazionali in area portuale. Il nostro territorio ha già pagato un prezzo troppo alto, negli anni ci sono state imposte scelte sciagurate e servitù sempre crescenti. Vi chiedo, pertanto, di partecipare all’assemblea pubblica venerdì 10 Dicembre presso l’auditorium del Centro Civico Buranello a partire dalle ore 20.30, e di portare la vostra idea e il vostro contributo al fine di decidere la linea migliore da adottare. Da parte mia è molto chiara: la nostra voce dovrà essere portata in piazza per arrivare fino a Palazzo Tursi, Palazzo San Giorgio e presso la sede della Regione Liguria, perché mi pare evidente che questo sia l’unico tipo di reazione e di replica che comprendono.
Dimostriamoci ancora una volta comunità e fermiamo questa ennesima prepotenza da parte dell’amministrazione in carica”.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.