Lungomare Canepa, arriva il parco urbano con vista sui depositi chimici

Ma Piciocchi assicura: “L’insediamento dei depositi costieri non è fonte di inquinamento. C’è un tema ovviamente di sicurezza ma è chiaro che andremo a realizzare degli impianti di ultimissima generazione”

Genova – Sono in arrivo i 2.153.590 euro per avviare la progettazione della copertura di Lungomare Canepa. Lo ha annunciato martedì l’assessore comunale al Bilancio, Manutenzioni, e Attuazione degli investimenti del Recovery Fund, Pietro Piciocchi, che ci ha spiegato l’iter di quest’opera che, se sarà conclusa, ci costerà “dai dai 30 ai 35 milioni di euro“.

Il bando di progettazione

Dopo l’ok del MIMS, che ci ha messo i fondi, “il bando per la progettazione partirà a gennaio”. Questo presuppone, quindi, che la copertura non sia quella disegnata dai professionisti del Comitato di zona e presentata all’assessore e al sindaco Bucci nell’ottobre scorso. Ce lo conferma Piciocchi sottolineando che “le suggestioni del Comitato personalmente mi piacciono molto” ma “quello non era un progetto bensì un’ipotesi di fattibilità a livello molto preliminare. Oggi questa prima tranche di fondi ci servirà anche per fare i rilievi. Non vi nascondo che uno dei temi più delicati è proprio quello delle fondazioni, perchè Lungomare Canepa è pieno di sottoservizi“.

Dove si troveranno gli altri soldi necessari a terminare questa grande opera genovese?

È un discorso complesso quello di Lungomare Canepa, che parte dalla necessità di una galleria fonoassorbente per far vivere in pace gli inquilini dei palazzi che si affacciano su questa importante arteria cittadina e che oggi mette sul tavolo l’idea di un parco urbano urbano orizzontale da 35 milioni di euro.
Dunque dove si troveranno tutti questi soldi?
“Non sarà un problema”, assicura Piciocchi aggiungendo che “ho già avuto da parte di alcuni esponenti dell’Agenzia per la coesione territoriale un via libera informale all’inserimento di questa proposta nei fondi strutturali europei. Parliamo della linea 2021-2027, per cui a Genova arriveranno circa 140 milioni di euro. Quella potrebbe essere una prima ipotesi di allocazione concreta. Poi ci sono i bandi del PNRR, come quello da 140 milioni di euro per la rigenerazione urbana che ha come destinatario la Città Metropolitana”. Insomma, in questo momento, “e qui parlo da assessore al bilancio, non sono preoccupato sul tema dei soldi”.

Un parco urbano con vista sui depositi chimici

Un po’ più di preoccupazione, invece, la dà l’ipotesi del dislocamento dei depositi chimici costieri proprio di fronte alle case di Lungomare Canepa e al nascente parco urbano. Una convivenza che ai residenti sembra molto difficile ma che l’assessore invece vede come “un’opera di compensazione molto importante”.
E si scalda un po’ Piciocchi alla nostra obiezione sugli impatti che un’operazione come questa potrebbe comportare. E infatti ribatte che “l’insediamento dei depositi costieri non è fonte di inquinamento” e poi sulla sicurezza assicura che “è chiaro che andremo a realizzare degli impianti di ultimissima generazione. Tra l’altro, e questo dovrebbe garantire tutti, la normativa che si applica in questi casi non la definisce il Comune di Genova” e neppure i controlli che vengono effettuati “da autorità nazionali che verificano il rispetto di questi parametri”.
Ne è convinto l’assessore che infatti rilancia: “Tutto sommato, credo che sia più invasiva la presenza di un’attività portuale come quella attuale, fatta di grandi movimenti di merci, piuttosto che la presenza di un deposito statico dove sappiamo che oltretutto l’alimentazione avviene attraverso delle condotte mentre tutto il transito veicolare dei mezzi sarà al di fuori di Lungomare Canepa, sulla sopraelevata portuale”.

Oggi il presidio in piazza Montano contro i depositi

Tutti contenti quindi? Non proprio. Lo dimostrano le barricate dei sampierdarenesi che oggi scenderanno in piazza Montano, in presidio contro i depositi.
“C’è un dibattito molto acceso su questo argomento”, riconosce Piciocchi che ammette che “è giusto che gli abitanti di Sampierdarena manifestino anche la loro contrarietà” ma poi ribadisce la posizione del Comune: “Io credo che la cosa costruttiva da fare sia sedersi intorno a un tavolo. Perché capisco tutto, capisco la massima attenzione, il massimo rigore che si dovrà porre sui temi del rispetto ambientale nella consapevolezza che parliamo di un contesto urbanizzato, però non dobbiamo nemmeno dimenticarci che quello è porto, è così da cent’anni”.
Oggi “siamo in un secolo dove è possibile realizzare delle operazioni di grande qualità ambientale che fanno condividere gli insediamenti produttivi con le abitazioni”, conclude l’assessore che si augura ci sarà “l’apertura un dibattito dove possa entrarci anche il progetto di Lungomare Canepa”.

Simona Tarzia

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.