Green pass, super green pass, booster. L’inglese aiuta a rendere accettabili normative spesso incomprensibili
Cambiano le misure anti Covid con una stretta sui divieti introdotti con il nuovo decreto entrato in vigore a Natale e con quello approvato il 29 dicembre.
I punti chiave
I punti chiave sono sostanzialmente cinque. Sospensione della quarantena dal 31 dicembre per chi ha il “booster”, dal 10 gennaio super green pass esteso e booster a 4 mesi dall’ultima dose, discoteche chiuse fino al 31 gennaio, stato di emergenza prorogato fino al 31 marzo, e dal 1° febbraio validità ridotta a sei mesi per il green pass vaccinale.
L’importanza del calendario tascabile
Chi ha fatto la terza dose, il “booster”, o chi è vaccinato con due dosi da meno di 4 mesi o è guarito dal Covid da meno di 4 mesi ed è asintomatico, non deve più fare la quarantena precauzionale in caso di stretto contatto con una persona positiva. Quindi sarà necessario avere in tasca un piccolo calendario, che potrete recuperare in banca o dal vostro assicuratore di fiducia.
L’autosorveglianza
Chi fosse nelle condizioni appena descritte potrà uscire di casa, ma con la mascherina ffp2, da indossare per almeno 10 giorni dal presunto contatto.
Per chi, tra le mille cose da fare, è in grado di seguire queste regole, sempre con calendarietto alla mano, ci sarà un periodo di auto sorveglianza di cinque giorni che prevede un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi. Se i sintomi persistono, il tampone deve essere ripetuto al quinto giorno dalla data del contatto stretto con la persona contagiata.
Tamponi e mascherina, l’affare del secolo
Quindi, acquisito il piccolo calendario tascabile, acquistato il tampone a una quindicina di euro – l’affare del secolo insieme alle mascherine ffp2 che valgono 20 centesimi ma sono in vendita almeno a 1 euro -, si può procedere all’auto controllo della positività inserendo il lungo bastoncino nella cavità nasale.
Io sono il tamponatore di me stesso
Ma questo ci trasforma in operatori sanitari, perché testare la propria positività non è come misurarsi la febbre, e lo fa dopo che in tanti abbiamo riso di gusto davanti a un meme su fb dove il solito “No Vax” tiene in mano il cartello “Io sono il medico di me stesso”.
Esteso l’obbligo del Super green pass
Comunque sia, dal 10 gennaio è esteso l’obbligo del super green pass in zona bianca e gialla a tutte le attività con esclusione del lavoro e delle lezioni all’università, attività per le quali si potrà ancora ricorrere al tampone.
Il pass “rinforzato”, che non è un presidio sanitario, servirà per accedere a bar e ristoranti al chiuso, compreso il servizio al banco, cinema, teatri, concerti, feste, cerimonie pubbliche, palestre, piscine.
Non solo. Dal 10 gennaio il super green pass sarà obbligatorio anche sui mezzi di trasporto, per accedere a congressi, alberghi e praticare sport di squadra anche all’aperto come il calcetto.
In zona bianca senza mascherina
Una buona notizia è che a fine gennaio, in zona bianca, scade l’obbligo della mascherina all’aperto.
Dal 1° febbraio 2022 la durata del green pass “base”, quello rilasciato dopo la prima vaccinazione, dopo la dose di richiamo, o dopo l’avvenuta guarigione dal Covid e aver effettuato il primo ciclo vaccinale, è ridotta da nove a sei mesi.
Stato di emergenza prorogato
Lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 marzo 2022, il che prevede la vaccinazione obbligatoria per medici, infermieri, personale delle Rsa, personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, nonché della polizia locale.
Sul tavolo del Governo le misure per i non vaccinati
Sul tavolo del Governo sarebbe già pronto il documento, che potrebbe essere presentato il 5 gennaio ma non essere attivo fino a febbraio, che porterà all’obbligo di super green pass per i lavoratori che non sono ancora vaccinati. Ma vista la delicatezza della decisione si attende un tavolo concertivo con le parti sociali, visto che al lavoro si può ancoira accedere tramite il tampone. L’obbligo del super green pass potrebbe portare al blocco di alcuni asettori produttivi, soprattutto nel nord est del Paese dove la concentrazione di “Novax” e “No green pass” è notevole.
Gli esentati certificati
Probabilmente prima di qualsiasi imposizione vaccinale il Governo dovrà stabilire chi potrà essere esentarto dalla vaccinazione e quindi dal Super green pass in base a patologie certificate.
La scuola verso la riapertura
In vista dela riapertura delle scuole tra il 7 e il 10 gennaio, Il Governo e le Regioni stanno lavorando su un protocollo che potrebbe prevedere l’autosorveglianza di cinque giorni, con test a 10 giorni per i ragazzi vaccinati o guariti, nel caso si verificasse la positività di due studenti della stessa classe. Quarantena di 10 giorni in DAD per gli altri. In caso di tre positivi in una sola classe potrebbe essere l’ASL a valutare la sosensione dele lezini in presenza.
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