Genova – L’entrata di Palazzo Tursi presidiata da carabinieri e polizia.
Cori, fumogeni, insulti al Sindaco e, infine, un nulla di fatto.
La discussione della delibera di aggregazione Amiu-Iren viene ritirata dall’ordine del giorno dopo l’approvazione di una sospensiva che fa slittare il voto alla settimana prossima.
La proposta, di cui il consigliere del Gruppo Misto Gianpaolo Malatesta, è il primo firmatario, è stata motivata dal fatto che, durante il licenziamento della pratica in commissione consiliare, si era parlato della sigla dell’accordo sindacale ma tale accordo questa mattina non era stato depositato agli atti.
L’assemblea approva con una larga maggioranza: 30 sì e 6 astenuti (Percorso Comune e Lista Musso), su un totale di 36 presenti.
La decisione arriva dopo una giornata di proteste dei lavoratori Amiu che chiedono più tutele, vogliono la certezza che gli investimenti si facciano a Genova e non intendono sottostare alle intese siglate con il Comune da CGIL, UIL Trasporti, FIADEL.
Come dargli torto dopo questa lettera ricevuta dalla segreteria provinciale della CGIL che accusa alcuni lavoratori di creare inutili tensioni?
Mentre scriviamo ci arriva la notizia che i lavoratori sono in presidio alla Volpara.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.