Genova – “Questa è una lista del fare, una lista per Genova e il suo futuro. Perché governare è una cosa seria e non si possono dire cose che non stanno né in cielo né in terra”.
Sul cielo non ci sono dubbi: nel giorno di presentazione della sua lista, alla Sala Nautilus dell’acquario di Genova, Gianni Crivello abbatte i droni di Marco Bucci, il suo avversario del Centro Destra, e non si fa mancare l’occasione per mettere in chiaro alcuni concetti: “Per far volare i droni, l’aeroporto va chiuso temporaneamente. Inoltre, come tutte le cose che volano, i droni possono cadere. Noi li abbiamo usati ma in zone terremotate o alluvionate, dove c’era la certezza che sotto non ci fosse nessuno. Forse è bene che, prima di lanciare certe proposte, ci si documenti”.
Ai suoi avversari per Palazzo Tursi ricorda anche che non si devono creare aspettative o illusioni tra gli elettori e poi consiglia di portare Bucci in giro per la città: “Ho saputo di questa sua proposta di utilizzare delle aree che stiamo già utilizzando. O qualcuno gli fa fare il giro della città per fargliela conoscere, o non so dove andremo a finire”.
Si tratta delle aree ex Ilva di Cornigliano che il candidato del Centro Destra inserisce nelle sue Sette priorità per l’urbanistica, forse senza sapere che una parte sono già in uso ad Ansaldo Energia, mentre le altre sono vincolate alle decisioni dei Commissari straordinari, che determineranno l’assegnazione degli asset del gruppo siderurgico a una delle due cordate in gara: Am Investco Italy, legata al Gruppo Marcegaglia e Banca Intesa San Paolo, e AcciaItalia, legata a Luxottica e Cassa Depositi e Prestiti.
Una svista?
Con le amministrative all’orizzonte, è facile trasformarsi in un bersaglio politico e, infatti, questi scivoloni forniscono a Crivello il pretesto per tirare un’altra frecciata: “Eravamo nel dubbio se confermare la conferenza stampa, stamattina, visto che il candidato di Salvini ha detto che non andrà nemmeno al ballottaggio. Credo che questo aspetto di spararle sempre più grosse stia diventando una sua caratteristica, si sta proprio salvinizzando al massimo”.
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Quindi passa alla sua lista: “Il tema della rottamazione non mi appartiene” e sottolinea l’importanza del passaggio generazionale: “Esiste un rapporto dialettico tra chi ha già governato, che dunque può dare una mano, e i giovani”.
Sulla parità di genere scherza: “Ho provato ad avere la parità ma non ce l’ho fatta, gli uomini l’hanno avuta vinta!”, perché le donne in lista sono 19.
In chiusura, annuncia la conferenza stampa di presentazione del programma: “Il programma, oggi, non ve lo dico perché sennò ci giochiamo la prossima conferenza stampa. Arriverà presto e declinerà la nostra idea di Genova” . Quindi non trascura un altro passaggio su Bucci, sottolineando ancora una volta che: “Saranno proposte concrete perché, a differenza del candidato della Lega, io la città la conosco e non parlo a caso o per slogan”.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.