Genova – “Napoli è una città autonoma, con un Sindaco che gira per la città, tra la gente. Questo ha creato un nuovo equilibrio, ora a Napoli il potere forte è il popolo. Sono qui a Genova per sostenere Putti che si candida per lanciare una sfida, perché ha coraggio”.
Così Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli al secondo mandato, esprime il suo appoggio a Paolo Putti, candidato Sindaco di Chiamami Genova, ieri in conferenza stampa al Mentelocale di via Garibaldi.
Il suo ragionamento politico è evidente: “Fare il sindaco è difficile, devi avere coraggio e quando ti trovi da solo il coraggio non si compra al mercato. In Italia non esiste la questione meridionale, esiste una questione nazionale che è la corruzione. Ho governato Napoli avendo tutti contro, i poteri finanziari, i poteri mediatici, la camorra dei colletti bianchi, i governi centrali e i governi regionali, senza arretrare di un centimetro”.
E poi aggiunge: “Se non avessi amato Napoli non sarei arrivato qui. Sono l’unico sindaco che non ha privatizzato l’acqua. Perché? Perché è difficile, e in genere fanno tutti solo comizi sui social”.
Contano i principi. Parlare di sinistra senza agire come un Sindaco di sinistra, non ha senso. E infatti De Magistris precisa: “Noi facciamo cose di sinistra e vogliamo far riacquistare credibilità a questa parola. Molti mi dicono che ho violato delle leggi ma non è vero. Noi abbiamo aderito alla Costituzione e abbiamo interpretato la legge ordinaria di conseguenza, per aiutare gli ultimi, perché è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza tra i cittadini. Perché esiste una gerarchia delle fonti e prima della legalità formale c’è la Costituzione”.
Nel corso dell’incontro, Putti ha consegnato il programma di Chiamami Genova a De Magistris, che si è detto fiducioso “che si possa iniziare un cammino insieme. Riprendiamoci le nostre valli, le nostre città, i nostri mari, i nostri monumenti. Si può fare, bisogna crederci e lottare. Quello che è accaduto a Napoli sta cominciando a girare in altre città. Se hai passione diventi fuori controllo e allora non riescono a fermarti”.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.