Bucci conferma il no al patrocinio: “Una parte di genovesi si lamenta del Pride e lo ritiene offensivo”

Genova – Dopo le polemiche di questi giorni sul negato patrocinio al Pride del 16 giugno, oggi il Sindaco Bucci ha incontrato a Palazzo Tursi gli organizzatori, con i quali ha giustificato la decisione del Comune sulla base di presunti feedback negativi sui social.
“Non c’è nessuna discriminazione, ognuno è libero di fare quello che vuole in città”, ha detto il Sindaco lamentandosi del fatto che nessuno dei media abbia riportato la sua frase: “La libertà di ciascuno finisce dove comincia la libertà degli altri”, e rafforzando il concetto col racconto delle lamentele di “una parte dei genovesi” che sembra “ritenere offensive queste cose”.
Poi il Sindaco si spinge oltre: “Le offese alla religione e alle altre persone non sono tollerabili, cioè no, non tollerabili, ho detto una frase sbagliata. Non sono viste bene dalla popolazione”.

Ascoltate le sue dichiarazioni.

 

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.

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