Al Dott. Marco Bucci Sindaco di Genova
e p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale: Alessio Piana
Ai Vice Presidenti del Consiglio Comunale: Guido Grillo, Pietro Salemi
Ai Capigruppo del Consiglio Comunale:
Lega Salvini Premier: Lorella Fontana
Partito Democratico: Cristina Lodi
Vince Genova: Stefano Costa
Forza Italia: Mario Mascia
Movimento 5 Stelle: Luca Pirondini
Lista Crivello: Giovanni Crivello
Fratelli d’Italia: Alberto Campanella
Chiamami Genova: Paolo Putti
Noi con l’Italia – UDC: Francesco De Benedictis
“Noi dipendenti di Farmacie Genovesi Srl ci rivolgiamo a Lei, “il Sindaco di tutti, anche di quelli che dissentono”, come da sua stessa definizione, con questa domanda:
Perché vuole privatizzare le farmacie comunali? Queste farmacie rappresentano un presidio ed un servizio pubblico importante per i cittadini, come dimostrato dalla raccolta firme a nostro sostegno.
Il rendiconto dell’esercizio è pubblico e tutti i cittadini possono controllare i bilanci: l’Azienda è in attivo e molti degli introiti sono stati investiti nelle ristrutturazioni per rendere queste farmacie più moderne efunzionali.
Le 8 farmacie comunali sono tutte aperte il Sabato; 3 sono aperte dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20, 1 di queste anche la Domenica mattina, per dare sempre più servizio alla cittadinanza e quasi tutte non chiudono più per ferie, continuando a fare anche i turni domenicali economicamente poco remunerativi per quelleprivate.
La logica privatistica è superata poi del tutto quando le nostre farmacie sono chiamate a garantire il servizio nelle situazioni critiche: questa è la differenza chiave. Infatti, solo a titolo esemplificativo, la farmacia di Via Burlando quest’anno copre tutti i turni lasciati scoperti dai privati (Pasqua, tutto il mese d’Agosto, Capodanno 2019, come richiesto dalla ASL, in periodi poco interessanti per le altre farmacie dal punto di vista del profitto).
Le politiche europee ultimamente stanno mostrando un continuo interesse a mantenere un presidio sociale a tutela e difesa della salute del cittadino.
Le Amministrazioni Comunali ed i Sindaci titolari delle Farmacie Pubbliche possono esercitare l’unico e vero controllo sanitario locale innalzando la qualità del servizio, visto che sussistono margini di sana concorrenza con i privati, evitando così ogni forma di monopolio. Non è da sottovalutare il dato in base al quale, ultimamente, il numero delle prelazioni su nuove aperture di farmacie comunali risulti decisamente superiore rispetto alle dismissioni.
“Le partecipate del Comune non devono produrre utili, ma fornire un servizio a costi inferiori”, Lei sostiene.
Questo le farmacie comunali lo stanno già facendo. Grazie agli ordini centralizzati nei quali si spuntano sconti maggiori, noi veniamo incontro alle esigenze della cittadinanza con prezzi più bassi – dove la legge lo consente: ad esempio, nei farmaci da banco e negli integratori -, a ciò contribuisce anche l’attivazione della Fidelity Card.
Abbiamo fatto campagne sanitarie gratuite: per il controllo e la prevenzione del diabete, dell’ipercolesterolemia, dell’ipertrigliceridemia, dell’ipertensione (da 20 anni il cittadino può misurare quotidianamente la pressione gratuitamente) e per la valutazione della spirometria, solo per citarne alcune, che hanno ricevuto plausi ed apprezzamenti per l’impegno di natura sociale che trova le Farmacie Comunali Genovesi in prima linea.
Senza dimenticare la proficua collaborazione che da diversi anni va avanti con l’Associazione Gigi Ghirotti per la raccolta di farmaci inutilizzati, permettendo un notevole risparmio economico. A questo si aggiunge l’impegno delle farmacie Comunali per fornire medicazioni e farmaci da banco alla Onlus Sole-Luna. E ancora: da anni offriamo la possibilità di ritirare GRATUITAMENTE le analisi del sangue fatte all’Ospedale Galliera.
Per quanto riguarda poi noi lavoratrici e lavoratori, teniamo a sottolineare la nostra condizione di personale altamente qualificato, grazie agli investimenti aziendali sulla formazione continua, attraverso frequenti corsi di aggiornamento. E’ l’organizzazione dell’azienda che garantisce la nostra puntuale formazione: tale impegno difficilmente è effettuato in ugual misura nel privato, che non investe nel capitale umano.
Vogliamo anche segnalare che in quest’Azienda si riscontra solo l’1% di assenteismo, dato bassissimo sulla media nazionale.
Il processo di riorganizzazione e flessibilità del lavoro attuato sulla base del piano industriale condiviso con le OO.SS. ha dato ottimi risultati in termini di ricavi e margini operativi, tanto che i dati del mercato locale confermano la crescita della Società Farmacie Genovesi Srl. rispetto a quelle private.
Sono stati rinnovati o trasferiti i locali, a Quinto è stato inserito in attività un robot del valore di 180 mila € per la sistemazione ed il prelievo dei farmaci, ottimizzando il tempo da dedicare all’ascolto dell’utenza da parte dei Farmacisti.
Le 2 Farmacie ristrutturate nel 2017 offrono un punto salute e una stanza benessere dove poter rispondere alle necessità della cittadinanza, rispettandone la privacy, in termini di progetti futuri.
Lo stesso Assessore Campora, presente il giorno dell’ inaugurazione della Farmacia di Quinto, ha ricordato “il prezioso impegno di Farmacie Comunali che mantenengono lo spirito di servizio e una profonda sensibilità verso il pubblico “.
In un momento in cui le Aziende (quali ad esempio Ericsson, La Rinascente, Trony, come ultimi casi della cronaca cittadina), chiudono i battenti, licenziano, utilizzano ammortizzatori sociali, e la disoccupazione si mantiene a livelli preoccupanti, Farmacie Genovesi Srl. ha investito nei giovani laureati collaborando con l’Università di Genova, nell’inserirli con Stage formativi mirati alla professione.
Oggi siamo qui a chiedere con forza che questo gioiello cittadino possa rimanere all’ interno del “Gruppo Comune di Genova” per sostenere un presidio certo di implementazione del Servizio Sanitario Nazionale per i cittadini genovesi e per tutelare i livelli occupazionali di 40 famiglie, dato che già 3 magazzinieri sono stati dichiarati in esubero.
Tutti noi, infatti, sappiamo bene che le farmacie private a Genova, in un mercato del lavoro sempre più difficile e complesso, lamentano fatturati ridotti e sono la maggior parte a conduzione familiare, perciò la privatizzazione determinerebbe un grave e sicuro problema occupazionale per le decine di dipendenti, molti dei quali sono stati assunti attraverso un concorso pubblico.
E’ su questi punti salienti che occorre riflettere seriamente e con coscienza.
Noi dipendenti di Farmacie Genovesi Srl, insieme alle migliaia di genovesi firmatari del nostro appello, rivolgiamo a Lei, Signor Sindaco, alcune domande:
Si può mettere sullo stesso piano la vendita di immobili, dello stadio Ferraris e delle 8 farmacie Comunali per problemi di cassa?
Quale sarebbe l’interesse prodotto dalla vendita per tutti noi cittadini genovesi?
Perché allora privatizzare?”
Le lavoratrici e i lavoratori di Farmacie Genovesi Srl
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