Genova – Un giorno di sciopero e presidio, oggi, per i lavoratori del punto vendita Mercatone Uno di Teglia, preoccupati da un cambio di proprietà dell’azienda che metterebbe a rischio 24 posti di lavoro.
Secondo il piano industriale, infatti, dei 76 punti vendita sparsi sul territorio nazionale solo 55 continuerebbero a mantenere il marchio Mercatone Uno e la continuità aziendale.
Tra i restanti, 8 sarebbero fuori da ogni trattativa e dunque chiusi definitivamente, mentre gli altri 13, compreso quello genovese, passerebbero a Cosmo S.p.A. (marchio Globo) con il massimo dell’esubero: solo a 196 dipendenti su 566 sarebbe garantita la continuità del posto di lavoro.
Usiamo il condizionale perché Filcams-CGIL non ci sta e promette battaglia già dal primo giugno quando, a Bologna, inizierà la trattativa sindacale a livello nazionale.
Simona Tarzia
[vc_video title=”Le delegate Filcams” link=”https://youtu.be/fTOX2LZudqc”][vc_video title=”La preoccupazione dei lavoratori” link=”https://youtu.be/oo2y-WVZ2As”]
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.