Genova – L’intervento del Sindaco di Genova Marco Bucci ieri a Begato, al convegno “Pensare la città nel mondo globale. Dalle periferie un futuro per Genova” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, è stato, come per altri casi, conciliante e propositivo.
Di ritorno da un viaggio negli States, dove ha sponsorizzato la nostra città, e prima di intervenire all’inaugurazione della Seaview, enorme e lussuosissimo palazzone galleggiante della MSC, il primo cittadino si è trovato a parlare di disagi e problemi.
Non piace, a Bucci, il termine periferie e, infatti, si affretta a etichettarle come “un errore del passato” proponendo un nuovo progetto, cosiddetto “disperso”, per l’edilizia ERP: “Case popolari sparse in tutti i quartieri” in modo da miscelare le varie realtà sociali senza creare ghetti.
Un’altra soluzione possibile, per il Sindaco, è quella di vendere gli alloggi di edilizia pubblica a chi già li abita.
Avrà valutato che, anche a fronte di un risparmio dell’amministrazione sulle manutenzioni, oltre a impoverire il patrimonio pubblico le persone che abitano nei quartieri di edilizia Erp difficilmente avrebbero la possibilità di acquistare casa?
E chi eventualmente l’avesse, vista la scarsa qualità costruttiva, non avrebbe la convenienza a spostarsi in altri quartieri per non pagare le suddette spese?
Insomma, il tentativo di sbolognare l’edilizia fatiscente dei quartieri collinari è parso evidente, ma altrettanto evidente è il fatto che il Comune dovrà mettere mano al portafogli per rimediare alle nefandezze compiute in passato.
fp
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Simona Tarzia e Fabio Palli hanno collaborato alla realizzazione di DigaVox, il docu-film sull’emergenza abitativa alle Dighe di Begato.
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.