Al Quartiere San Pietro l’ombra del racket ricomincia dai box, occupati da carcasse di auto e ingombranti

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Genova –  Via Elio Vittorini. Dei box vuoti. Delle carcasse di auto e di motorini. E poi pneumatici, divani, mensole e bidet… così ricomincia la storia.
Due anni fa, l’ombra del racket degli abusivi aveva terrorizzato il quartiere.
C’erano stati casi di anziani che, rientrati da un soggiorno in ospedale, avevano trovato i propri alloggi invasi da estranei.
Oggi, questa occupazione dei box è un segnale che mette in allarme gli abitanti e fa sospettare che il racket si stia riorganizzando, a cominciare proprio dagli ingombranti.
È per questo che stamattina, il Coordinamento dei Quartieri Collinari, tramite la capogruppo PD in Consiglio Comunale Cristina Lodi, ha chiesto agli assessori competenti, Stefano Garassino per la sicurezza e Matteo Campora per l’ambiente, di effettuare un sopralluogo al quartiere San Pietro.
“La settimana prossima faremo un sopralluogo con gli assessori competenti – conferma Lodi – perché la sensazione è che si vada oltre un singolo deposito, che ci sia qualcosa di molto più strutturato e che, allora, farebbe tremare il territorio”.

Simona Tarzia[/vc_column_text][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=_doJOlqZRfE”][/vc_column][/vc_row]

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.

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